[03/10/2007] Parchi

Il Congo Rdc vuole tre miliardi di dollari per le sue foreste tropicali

LIVORNO. Il Congresso delle aree protette dell’Africa centrale in corso a Kinshasa ha sollecitato la Repubblica democratica del Congo, il più grande Stato della regione, ad esercitare pienamente la sua leadership per la conservazione della biodiversità che ha bisogno di un partenariato attivo con i Paesi industrializzati per sostenere ed ampliare gli sforzi per la salvaguardia sostenibile delle foreste, anche davanti alle minacce sempre più pressanti del cambiamento climatico.

Didace Pembe (Nella foto), ministro dell’ambiente della Rdc, ha subito accolto l’invito ed ha rilanciato chiedendo un corposo risarcimento/incentivo monetario come riconoscimento al contributo che le sue foreste pluviali danno all’equilibrio dell’intero ecosistema planetario.

«Accettiamo di contribuire all’equilibrio del clima – ha detto Pembe – ma esigiamo 3 miliardi di dollari per tutto quello che le nostre foreste apportano come bene che assorbe il diossido di carbonio emesso dai Paesi industrializzati. Nella Repubblica democratica del Congo ci sono aree forestali che coprono, nonostante guerre e disboscamenti selvaggi e illegali, circa 210 millions di ettari, il 52% delle foreste tropicali, il 3% delle foreste del mondo.

Le enormi risorse biologiche e vegetali delle foreste congolesi contribuiscono ad assorbire i gas serra emessi dalle industrie dei Paesi ricchi che sfruttano anche le risorse minerarie dell’ex Zaire, uno sfruttamento che secondo il ministro Pembe deve essere riequilibrato, magari iniziando con un bella compensazione

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