[01/10/2007] Energia

8 ministri Ue dell´ambiente dicono no al nucleare

VIENNA. I ministri dell’Ambiente di Austria, Germania, Italia, Irlanda, Norvegia, Lettonia, Lussemburgo ed Islanda hanno lanciato oggi da Vienna una comune dichiarazione per ribadire le loro forti preoccupazioni sui costi enormi e i gravi problemi di sicurezza legati all’energia nucleare, e per ribadire la necessità di puntare sulle fonti energetiche sostenibili, rinnovabili e pulite per contrastare i cambiamenti climatici.

«C´è una crescente consapevolezza sui rischi legati al nucleare fra vari Paesi e forze politiche anche molto diverse fra loro – ha detto Alfonso Pecoraro Scanio - è importante per contrastare le forti pressioni delle lobby a favore del nucleare che nascondono i veri rischi legati alla sicurezza, alla proliferazione ed allo smaltimento delle scorie radioattive».

Pur riconoscendo il diritto sovrano di ogni singolo stato alla scelta del proprio mix energetico i rappresentanti degli otto paesi sottolineano la forte preoccupazione sui rischi ambientali e sulla sicurezza connessi all’uso dell’energia nucleare, in particolare, per quanto riguarda i rischi di inquinamento transfrontaliero.

Dalla riunione di Vienna è emersa poi una particolare preoccupazione sul rischio di una proliferazione nucleare per scopi non civili e sul fatto che la diffusione delle centrali atomiche possa moltiplicare gli obiettivi a rischio di attentati terroristici.

«Bisogna investire con forza e determinazione - continua il ministro dell´Ambiente - sulle fonti rinnovabili e pulite e sull´efficienza energetica. E´ questa la strada da seguire per contrastare i cambiamenti climatici in atto e salvare il Pianeta».

Intanto però nelle settimane scorso il ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersdani aveva annucniato che anche l´Italia aderirà alla ricerca sul nucleare di IV generazione.

Torna all'archivio