[28/09/2007] Parchi

Un agriturismo italiano insegna l’agricoltura biologica in Cina

LIVORNO. Una esperienza italiana in Cina ha conquistato le pagine del sito internet prestigioso Worldwatch Institute, si tratta del podere italiano di Agrilandia realizzato nel villaggio di Baige Zhuang accanto alla caotica e inquinata periferia di Pechino. Un posto che può sembrare poco vocato per produrre vini ed i formaggi italiani, ma dal 1999, Agrilandia sta producendo proprio lì prodotti biologici, vini rossi organici, succhi di frutta, confetture e conserve, nel tentativo di portare la filosofia dell´agricoltura ecologica italiana nella capitale di cinese.

«Agrilandia era uno dei primi posti dove sperimentare l’agricoltura biologica organica in Cina – ha detto a Worldwatch il direttore di vendita dell´azienda agricola, Federico Moro (nella foto) - il mercato dei prodotti biologici sta espandendosi in Cina e il governo ha cominciato a promuovere la dieta mediterranea per salute e per motivi ambientali. Il nostro scopo è di migliorare la qualità dell’agricoltura organica e di elaborare e promuovere la coltura italiana dell´azienda agricola e del cibo».

Agrilandia sorge su un lotto originariamente espropriato per l’aeroporto di Pechino che poi è stato realizzato altrove e occupa circa 13 ettari (appena dice Worldwatch, abituato allle farms americane) e comprende anche un ristorante ed un agriturismo, una vera e propria novità per la Cina. La maggior parte della terra è usata per coltivare biologicamente alberi da frutto, verdure ed erbe. Due grandi serre provvedono ai prodotti freschi che vengono venduti direttamente in azienda ad ospiti e compratori locali insieme a salse, vini, grappe e formaggi, o serviti anche nell’altro ristorante di Agrilandia nel centro di Pechino, cucinati da chefs italiani.

Agrilandia è anche una vetrina dell’agriturismo italiano in un Paese con sempre più ricchi e quindi sempre più potenziali turisti che trovano a due passi da Pechino un pezzo di campagna e stile di vita italiane.
«Quello che stiamo facendo qui in una prospettiva olistica, è qualcosa di molto nuovo – dice Moro – La cosa davvero unica è il collegamento di tutte queste differenti funzioni differenti in un´economia prospera dell´azienda agricola. Questo è qualcosa che non penso sia esistito prima in Cina. Non è ponte fra l´Italia e la Cina, ma un punto di collegamento fra il mercato biologico internazionale e la Cina. Abbiamo un´anima cinese e una mente internazionale».

Agrilandia sta anche lavorando per migliorare le tecniche organiche di coltura in Cina con i progetti pilota e gli addestramenti degli agricoltori locali, una cosa che affascina molto gli ambientalisti americani, abituati veder esportare ben altro modello agricolo.

Torna all'archivio