[26/09/2007] Parchi

I presidenti dei parchi nazionali chiedono che la finanziaria pensi anche alle aree protette

ROMA. In vista della discussione in Parlamento della legge Finanziaria 2008, i presidenti dei parchi nazionali italiani si sono riuniti alla Federparchi per discutere i problemi e le esigenze delle aree protette. «In primo luogo – si legge in una nota della Federparchi - è stata ribadita la necessità di rimuovere definitivamente il limite alle possibilità di spesa degli enti parco. Nonostante l´impegno del ministro dell´ambiente e di alcuni parlamentari, che ha consentito di cancellare il vincolo alla spesa complessiva in vigore fino allo scorso anno, persiste infatti il limite del 2% annuo per l´aumento dei prelievi dei parchi dalla Tesoreria unica. Un controsenso che crea gravissime difficoltà al funzionamento degli enti e che deve essere assolutamente superato dalla prossima Finanziaria».

La riunione ha affrontato il tema della necessità di integrare le risorse a disposizione delle aree protette. I fondi stanziati nell´ultimo anno sono aumentati, ma anche i parchi e così le risorse sono restate insufficienti. «C´è bisogno di credere definitivamente nell´importanza della funzione assolta dalle aree protette e di metterle nella condizione di esercitarla al meglio – dicono i presidenti dei parchi nazionali - Altrettanto urgente è l´esclusione dei parchi dall´elenco degli enti pubblici sottoposti a una lunga serie di restrizioni. I parchi, infatti, non possono vedersi limitare attività istituzionali e vitali come le iniziative seminariali, di educazione ambientale e di promozione del territorio».

Non è mancato un riferimento agli incendi che quest’estate sembrano aver preso di mira in maniera preferenziale le aree protette e i presidenti hanno ribadito la loro volontà di mettere in piedi una efficace strategia preventiva. I presidenti dei parchi nazionali hanno infine ribadito «la necessità di organizzare la terza Conferenza nazionale delle aree protette, che sarebbe una preziosa occasione di confronto ampio e costruttivo sul ruolo dei parchi nel quadro generale della politica italiana».

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