[25/09/2007] Rifiuti

Operazione Veleno: 52 arresti nel Foggiano

LIVORNO. Carabinieri e polizia hanno eseguito oggi nel foggiano 52 arresti di di persone che si pensa facciano parte del clan malavitoso dei Gaeta già noto per narcotraffico, estorsioni, rapine, furti, contrabbando di sigarette, riciclaggio, truffa ai danni dell´Inps nel settore agricolo e traffico illecito di rifiuti. Le indagini erano state subito battezzate “operazione veleno” perché riguardano lo smaltimento di rifiuti in aree agricole.

I reati contestati sono, tra gli altri, traffico di rifiuti, tossici e non e smaltimento illecito di rifiuti provenienti da altre regioni per un totale di circa 100 mila tonnellate, e un guadagni stimato in almeno 5 milioni di euro, quasi tutti reinvestiti in aziende ortofrutticole, nelle quali venivano realizzate le truffe all´Inps, e nel traffico di auto estere di grossa cilindrata. Gli investigatori mettono in relazione a queste attività criminale della gestione illecita dei rifiuti l’aumento delle violenze e i due casi di “lupara bianca" nel territorio tra Orta Nuova, Carapelle, Ordona, Stornara e Stornarella.

Legambiente si complimenta con le forze dell’ordine per la riuscita di un’operazione che «dimostra ancora una volta come ormai il traffico illegale di rifiuti sia a pieno titolo tra quelli più remunerativi e quindi più appetibili per la criminalità organizzata. Per questo è necessario rafforzare gli strumenti di controllo e prevenzione sul territorio di questo fenomeno che ha raggiunto dimensioni ed estensioni ragguardevoli e non riguarda più solo le regioni d’Italia a tradizionale presenza mafiosa. Smaltire illegalmente rifiuti tossici nei terreni agricoli – sottolineano gli ambientalisti - è un atto criminoso che attenta alla salute pubblica e alla salvaguardia dell’ambiente. Occorre contrastare con mezzi sempre più efficaci questa che è una vera e propria piaga per il nostro Paese e un ostacolo allo sviluppo dell’imprenditoria sana. Le istituzioni locali e i cittadini devono collaborare più di quanto fatto sino a oggi con le forze dell´ordine, denunciando i casi di aggressione al territorio per contribuire alla costruzione di un sistema di legalità organizzato che sappia tenere testa alle azioni criminali delle ecomafie».


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