[20/09/2007] Comunicati

Lo Sdi su fanghi di Bagnoli, centrale a biomasse e cogeneratore di Scarlino

PIOMBINO. I socialisti della Val di Cornia e dei Comuni che si affacciano sul Golfo di Follonica, riunitisi sabato 15 settembre con il loro segretario regionale Pier Aldo Ciucchi ed il Consigliere Regionale Giancarlo Tei hanno affrontato le questioni dei fanghi di Bagnoli, della centrale a biomasse di Montegemoli e del cogeneratore di Scarlino arrivando alle seguenti conclusioni. L’operazione Bagnoli può rappresentare una grossa opportunità per tutto il territorio, ma occorre che tutte le garanzie ambientali, di copertura finanziarie e quelle amministrative, ancora non chiare lo diventino al più presto con sostanziali modifiche del presente accordo, che la discussione prosegua con l’apertura di un serio confronto con tutti coloro che mostrano legittimi dubbi e comprensibili preoccupazioni e che siano coinvolti nell’accordo stesso la Provincia di Grosseto e tutti i Comuni che si affacciano sul golfo di Follonica rispettando così quel protocollo d’intesa per la gestione del golfo sinora non rispettato dai sindaci.

Purtroppo proprio una gestione approssimativa dell’intera operazione con la fretta a concludere e la totale indifferenza che nei mesi estivi si mostrava circa gli aspetti finanziari ed ambientali ancora non chiari sono stati la causa prima del sorgere del comitato “No fanghi” che molte adesioni ed oltre 4500 firme ha raccolto, interpretando diffuse e comprensibili preoccupazioni. Basta ricordare la lettera del sindaco di Piombino al Ministro Pecoraro Scanio con cui a luglio si dichiarava disposto ad accettare quella prima versione dell’accordo nella quale erano presenti anche i 560.000 mc di rifiuti pericolosi per il cui trattamento non era previsto un solo euro e che avrebbero aperto seri problemi di gestione ambientale. In particolare poi dovranno essere garantite tutte le assicurazioni sulle bettoline che trasporteranno quei materiali, sulla tenuta delle vasche, sulla presenza degli IPA e sulle finanze effettivamente a disposizione.

Infine si dovrà affrontare anche il tema dei rifiuti industriali del territorio, compresi quelli presenti nella discarica sequestrata, completando le bonifiche, così come anche la Regione ha indicato. La nuova proposta dell’Ulivo se da un lato è senz’altro condivisibile, dall’altro sconcerta poiché sino ad ora era stato detto che il trattamento dei sedimenti era obbligatorio prima di mandarli in vasca ed oggi si scoprirebbe non esserlo più. Di cosa abbiamo discusso allora sino ad oggi? Il Ministero spieghi bene allora perché questa possibilità che eliminerebbe stoccaggi e trattamenti non era stata indicata prima, se vuol essere credibile. Sulle centrali a biomasse ribadiamo il nostro no ad impianti che non si basano sulla cosiddetta filiera corta, aggiungono ulteriore inquinamento e provocano disboscamenti nei Paesi del Terzo Mondo, contraddicendo le linee guida che la stessa Regione Toscana si è data in materia. Ci attendiamo quindi che non si proceda per quella prevista nel Pip di Montegemoli a Piombino, che ha caratteristiche esattamente opposte a quelle delineate.

Sul cogeneratore di Scarlino infine ribadiamo la richiesta che la Provincia di Grosseto acquisisca la maggioranza dell’attuale società privata per garantirne una gestione sicura ed ambientalmente compatibile con le esigenze di sviluppo turistico dei nostri territori.

Torna all'archivio