[20/09/2007] Consumo

Bulgaria e Romania in Ue, serve una correzione al Reach

BRUXELLES. La Commissione europea ha presentato una proposta di modifica della disciplina sui Reach a seguito dell’adesione della Bulgaria e della Romania alla Comunità europea.
Il provvedimento in itinere prevede la riformulazione delle caratteristiche delle sostanze soggette a regime transitorio così come definito dal regolamento 1907/2006.
Tale regolamento concerne la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche: a partire dal 1 giugno 2008 le sostanze chimiche prodotte o importate in quantità superiore ad una tonnellata all’anno per produttore o importatore dovranno essere registrate in una banca dati centrale gestita dall’Ue.

Il regolamento è stato adottato però, il 18 dicembre 2006 ossia prima dell’adesione della Bulgaria e della Romania. Dunque, la commissione riformula la definizione di tali sostanze al fine di sottoporre quelle fabbricate o commercializzate nei due paesi prima dell’adesione alle stesse condizioni delle sostanze fabbricate o commercializzate negli stati membri.

Il regolamento europeo sui Reach cerca di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente ma, anche la libera circolazione delle sostanze in quanto tali o come componenti di preparati e articoli. E il funzionamento efficace del mercato interno delle sostanze può essere ottenuto soltanto se le prescrizioni a esse applicabili non differiscono in modo rilevante da uno Stato all’altro.

Ma nell’attuare il ravvicinamento delle legislazioni riguardanti le sostanze non deve essere perso di vista l’ambiente, cioè la necessità di assicurare un elevato grado di protezione della salute umana e di tutela dell’ambiente al fine – testuali parole del legislatore Ue – “di pervenire ad uno sviluppo sostenibile”. Tali legislazioni, al contempo, dovrebbero essere applicate in modo non discriminatorio sia a livello del mercato interno sia a livello di quello internazionale in conformità con gli impegni internazionali della Comunità.

Contemporaneamente il regolamento promuove da una parte lo sviluppo di metodi alternativi per la valutazione dei pericoli che le sostanze comportano e dall’altra la competitività e l’innovazione.
La comunità europea adotta quindi un regolamento per disciplinare le attività umane potenzialmente dannose come l’utilizzo delle sostanze chimiche, ma volendo raggiungere un obiettivo stabilito auspica il rafforzamento delle innovazioni.

Del resto un’organizzazione sociale ha molti modi di regolare il comportamento dei membri della collettività. Ma se si vuole indirizzare verso la sostenibilità devono essere utilizzati congiuntamente i diversi strumenti come quelli sociali, fiscali e tecnologici per regolare le attività e tutelare l’ambiente e la salute umana.

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