[19/09/2007] Urbanistica

Italia Nostra contro le villette nel padule di Scarlino

SCARLINO (Grosseto). Dopo i casi eclatanti di Monticchiello, e di quelli in fieri di Montescudaio, e di Campiglia è la volta del litorale maremmano che corre il rischio di veder ancora aumentare il carico antropico e di cemento.

«Parliamo della lottizzazione di “Fonte al Cerro” - spiegano Nicola Caracciolo, Margherita Signorini, Roberto Mannocci e Michele Scola (di Italia Nostra) - un villaggio di un centinaio di villette che dovrebbe sorgere in una porzione del padule dove nidificano i cavalieri d’Italia, volteggiano i falchi di padule e dove, nelle serate terse di tramontana autunnale calano a riposare e rifocillarsi anche i fenicotteri rosa. Oltre a questo esiste una flora composita, propria di quei territori, sempre più rari, dove il mare incontra la terra dando così vita a quelle spettacolari nicchie naturalistiche che una volta erano diffuse in gran parte del litorale ma che oggi sono sempre più rare e destinate alla scomparsa se non interverremo alla svelta. L’area è anche interessata dai corridoi naturali di due siti di interesse regionale (SIR) ed europeo (SIC) attualmente in collegamento tra loro ma che verrebbero interrotti dalla costruzione del complesso edilizio.
La Regione, con la Provincia di Grosseto, ha dato parere favorevole nella Conferenza dei Servizi tenutasi nei giorni scorsi, dando la prescrizione di prevedere la "dislocazione di una barriera di alberi tra case e padule e case e strada".

«Siamo ansiosi di conoscere le motivazioni di tale assenso – continua Italia Nostra - e in attesa dei documenti, per verificare la conformità al nuovo Pit regionale, che ci consentiranno di valutare le strade da intraprendere, ribadiamo la nostra più profonda contrarietà alla costruzione di questo come di tutti gli altri insediamenti che deturpano l’ambiente, il paesaggio e ci sottraggono habitat di enorme valenza per la biodiversità sempre più a rischio».

I permessi definitivi dovranno essere comunque rilasciati dal consiglio comunale di Scarlino e dal suo sindaco, (un’amministrazione che già a ridotto i volumi dall’iniziale previsione di 36.000 metri cubi).

Torna all'archivio