[19/09/2007] Energia

Biomasse, Ciucchi (Sdi): «Va bloccata la costruzione della centrale di Montegemoli»

FIRENZE. Un’iniziativa per bloccare la costruzione della centrale a biomasse di Montegemoli «perché la provincia di Livorno ha già dato un grosso contributo in termini di approvvigionamento energetico della Toscana». E’ quanto ha chiesto oggi in Consiglio regionale Pieraldo Ciucchi (Nella foto), capogruppo dello Sdi.
Sulla questione, interrogata proprio da Ciucchi, è intervenuta l’assessore all’Energia Anna Rita Bramerini. Nel testo si interrogava la Giunta sulla “necessità di verificare che le emissioni di inquinanti di una centrale alimentata ad olio vegetale siano compatibili con gli obiettivi di qualità dell’aria dell’area di Montegemoli; se si è in grado di escludere che l’approvvigionamento di oli vegetali comporterebbe, come da alcune parti rilevato, emissioni in atmosfera (su tutta la filiera che va dalla produzione al trasporto degli oli stessi) superiori al possibile risparmio di emissioni ottenuto dalla sostituzione di combustibili fossili con oli vegetali; se non si ritiene il progetto in contrasto con la scelta della filiera corta prevista sia dal PRS che dal PRAA e declinata anche nel Piano energetico regionale».

Bramerini ha ribadito la politica dell’Esecutivo: «Ci siamo dati la direttrice di valorizzare le coltivazioni locali per favorire lo sviluppo dei prodotti toscani. Ben sapendo, tuttavia, che il nostro indirizzo potrebbe scontrarsi con esigenze di mercato e con la libera e legittima iniziativa privata».
Per il capogruppo Ciucchi, la riposta fornita dall’assessore è stata «completa e convincente. Tuttavia, mette in rilievo i limiti della Regione in quanto si tratta di una competenza della Provincia». Per il presidente del gruppo Sdi, allora, è quasi scontato un quesito: «Quanti centrosinistra esistono in Toscana? Di fronte a questi atti si ha la sensazione che le istituzioni e la politica siano dominati da poteri economici locali, pur legittimi, ma che contrastano con gli indirizzi di Giunta e Consiglio». Per Ciucchi, appare evidente che «la Provincia delibera con il placet dei sindaci, peraltro non informando cittadini e consiglieri comunali che apprendono della notizia dai giornali».

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