[17/09/2007] Trasporti

Al via tra le polemiche dei medici la settimana per la mobilità sostenibile

LIVORNO. Torna la Settimana europea per la mobilità, che in questa sua Sesta edizione avrà un’appendice anche in Cina, dove per la prima volta si inaugura la Settimana del trasporto pubblico che vedrà partecipare 108 città cinesi.
Il tema scelto a livello europeo per questa edizione è “Strade per le persone” con l’obiettivo di incoraggiare le autorità locali a dare più spazio nelle strade a forme di trasporto non inquinanti come camminare, andare in biciclette, usare il trasporto pubblico o partecipare a servizi di car-sharing: in pratica si chiede alle alle città aderenti di attuare almeno una misura permanente come, per esempio, costruire una nuova pista ciclabile o attivare un nuovo servizio di trasporto pubblico.

Il Commissario all’Ambiente Stavros Dimas ha dichiarato «E’ incoraggiante vedere crescere il numero delle città aderenti ed è impressionante come questa iniziativa europea sia diventata ora un monumento internazionale. Combattere i cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell’aria sono cose fondamentali per il nostro futuro benessere».

Con le auto responsabili di oltre il 10% dell’emissioni di gas serra in Europa come pure tra le maggiori cause di inquinamento atmosferico, la settimana europea per la mobilità intende incentivare l’uso maggiore delle alternative sostenibili nella mobilità urbana e nei trasporti. Il tema delle strade per le persone è stato sottolineato da un caso studio che ha dimostrato come sia possibile ridurre lo spazio stradale destinato alle macchine senza creare congestione del traffico nelle aree circostanti.

Intanto la Commissione europea ha presentato oggi una nuova serie di progetti per accelerare l’introduzione di automobili più sicure, più ecologiche e più intelligenti. Prima della fine dell’anno la Commissione avvierà negoziati con le associazioni europea ed asiatiche del settore automobilistico per giungere ad un accordo sull’offerta del sistema di chiamata di emergenza paneuropea eCall come equipaggiamento di serie in tutte le automobili nuove a partire dal 2010. Inoltre, continuerà a promuovere con ancora maggior impegno l’adozione di altre tecnologie salvavita e studierà come la tecnologia possa contribuire a rendere le automobili più ecologiche e più intelligenti.

Il commissario responsabile per i trasporti, Jacques Barrot, ha affermato: “Nell’ambito della lotta che conduciamo per dimezzare il numero di morti sulle strade entro il 2010, stiamo adottando azioni per migliorare la sicurezza su tutti i fronti: dai conducenti, alle infrastrutture, ai veicoli. Con questa iniziativa sulle automobili intelligenti, la Commissione si sta adoperando per garantire che le tecnologie di punta, in grado di salvare vite umane e ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, siano disponibili a bordo delle automobili nel più breve tempo possibile».

I realtà le misure messe a punto dall´Unione Europea per contrastare lo smog, in particolare la direttiva con i limiti per le polveri sottili che sarà approvata da Strasburgo nelle prossime settimane, è stata giudicata insufficiente e inaccettabile dal congresso dell´European respiratory society, che riunisce a Stoccolma 17.000 esperti di malattie respiratorie. Bert Bruneekref, professore di Epidemiologia all´Utrecht University sottolinea che «quando si occupa di protezione della salute pubblica, l´Unione Europea apparentemente non vuole competere seriamente con altre nazioni sviluppate». In particolare i limiti sulle polveri sottili, secondo l´esperto, sono «inferiori a quelli di Stati Uniti, Canada, Australia e altre nazioni sviluppate, e inferiori rispetto alle raccomandazioni dell´Oms, dando poche motivazioni agli stati membri per ridurre l´inquinamento da articolato».

«Lo smog - sottolinea un altro studioso presente a Stoccolma, il professor William MacNee - è un importante priorità nella difesa della salute pubblica, e i livelli di polveri sottili proposti dall´Ue sono inaccettabili». E per Laurent Nicod, presidente della European Lung Foundation, «è ora un imperativo per i politici europei sviluppare una politica contro l´inquinamento dell´aria che faccia la differenza per la salute della popolazione europea».

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