[17/09/2007] Rifiuti

Ancora sui rifiuti di Bagnoli a Piombino

PIOMBINO. L’accordo di bonifica Piombino-Bagnoli, già nella sua ultima versione del 31 luglio scorso, ha raggiunto miglioramenti evidenti rispetto a quelle iniziali. Sulla base dell’ampio dibattito democratico che ha investito tutto il territorio, sono state apportate modifiche sostanziali che hanno ridotto le complessità esecutive e l’impatto ambientale dell’operazione.

La Commissione consiliare competente, convocata in forma aperta, ha evidenziato con chiarezza che questo accordo di bonifica rispetta i limiti di legge e non produce riflessi sull’ambiente e sulla salute.
È stata messa la parola fine dallo Stato italiano in tutte le sue articolazioni, dall’Istituto Nazionale della Sanità, dall’Icram e dalle Arpa, ad un dibattito strumentale orientato a creare un clima di paura tra i cittadini.

L’ultimo consiglio comunale di Piombino ha approvato un ordine del giorno di apprezzamento dell’accordo, invitando il sindaco e tutti gli enti competenti ad adoperarsi per ulteriori spunti migliorativi dell’accordo stesso, e il ruolo positivo che sta giocando la Regione Toscana va esattamente in questa direzione.
Noi pensiamo che su queste basi solide, che collocano la salute e l’ambiente al primo posto, si possano raggiungere equilibri più avanzati dell’accordo stesso.

In questo senso proponiamo alcune modifiche da sottoporre alle istituzioni coinvolte, finalizzate ad accrescere la condivisione del progetto:

1. orientare l’accordo verso una maggiore caratterizzazione portuale dell’operazione, riducendo o eliminando gli stoccaggi e, se possibile, il trattamento dei materiali provenienti da Bagnoli e verificando la possibilità tecnica di conferimento integrale e diretto nelle vasche di colmata del materiale stesso, così come previsto dalla normativa;
2. confermare il finanziamento per la realizzazione del macchinario di lavaggio e trattamento terre per le bonifiche del nostro territorio;
3. mantenere il finanziamento della 398 fino al porto come infrastruttura strategica per il territorio;
4. verificare i tempi di attuazione della terza vasca di colmata;
5. attivare un percorso per la bonifica dei cumuli stoccati in Colmata dalla Lucchini, se possibile entro la 1° fase dell’accordo, utilizzando gli spazi – disponibili anche con l’operazione Bagnoli – delle vasche del nostro porto. Tutto questo dentro un’idea complessiva di risanamento ambientale del comprensorio.

Nei prossimi giorni si terranno incontri istituzionali decisivi per il confezionamento complessivo dell’accordo. Noi pensiamo che su questi punti si debba discutere efficacemente per definirne una semplificazione netta e su queste basi chiediamo un incontro con il Comitato per il NO per condividere i miglioramenti possibili della proposta in questione.

Auspichiamo che questa nuova occasione di confronto venga colta dopo, a nostro parere, gli errori compiuti dal Comitato che ha rinunciato a discussioni pubbliche ed istituzionali rispetto ad un accordo che può subire significativi miglioramenti.
È il tempo di un salto di qualità da parte di tutti perché solo discutendo democraticamente e uscendo dall’arroccamento che si fanno gli interessi generali della città.

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