[12/09/2007] Rifiuti

Chiesa e cacciatori ecologisti, ma il mater bi finisce nell´indifferenziato

LIVORNO. Vi scrivo per raccontare due episodi analoghi che sono venuti negli stessi giorni e che secondo me devono far riflettere anche voi della stampa: il primo episodio l’ho vissuto in prima persona e riguarda la manifestazione dedicata alla caccia e all’ambiente che si è svolto la scorsa settimana a Bolgheri.
Tutti i giornali compresi voi hanno dato ampio risalto alla cosa perché finalmente cacciatori e ambientalisti parlavano e costruivano qualcosa insieme, inoltre anche da parte del comune di Castagneto Carducci era stato sottolineato più volte che si trattava di un evento a basso impatto ambientale perché sarebbero stati utilizzati sono piatti, stoviglie e bicchieri biodegradabili.
Sabato scorso sono quindi andata a Bolgheri e ho potuto trascorrere un bel pomeriggio con al mia famiglia immersa nella natura e negli spettacoli proposti dagli organizzatori. A pranzo siamo andati al ristorante dell’Unione castagnetana delle associazioni venatorie e ho potuto verificare che effettivamente piatti, stoviglie e l´apparecchiatura era effettivamente tutta in mater bi. Ho solo storto un po’ la bocca quando ho visto che l’acqua era in una classica bottiglia in Pet ma ho anche pensato che forse lo si faceva per dar modo agli spettatori di portarsi via le bottiglie non finite, visto il gran sole che cuoceva tutta l’area della fiera.

Quando sono arrivati i volontari a sparecchiare ecco l’amara sorpresa: nel saccone nero sono finiti tutti i materiali biodegradabili ma anche la bottiglia di plastica dell’acqua e quella di vetro del vino e le vaschettine del gelato. Quindi non solo il comune di Castagneto Carducci ha speso i soldi dei cittadini per acquistare posateria in mater bi che costa di più di quella in plastica, ma non si è fatta neppure la più semplice raccolta differenziata del multimateriale (plastica – vetro - lattine). E questo nonostante intorno alla festa ci fosse pieno di cassonetti anche dell´organico dove andava buttato il mater bi e nonostante i politici si fossero beati di dire in giro che nella festa si sarebbe fatto raccolta differenziata spinta.

Secondo episodio: ieri sera siamo andati a cena da una coppia di amici, molto cattolici, che hanno raccontato la loro esperienza al pellegrinaggio di Loreto dove il Papa ha richiamato alla necessità di un maggiore rispetto dell’ambiente. Anche in quel caso l’evento è stato presentato come fortemente ecologista. Ebbene i miei amici non solo mi hanno confermato i gravi disagi patiti per la mancanza di bagni (cosicché buona parte dei pellegrini ha dovuto espletare le sue funzioni nei boschi marchigiani), ma mi hanno raccontato anche che appena arrivati sono stati dotati di sacchetto con materiali in mater bi (le solite posate, piatti, bicchieri) che venivano riforniti ad ogni pasto. Il problema però è che oltre a pochissimi bagni, c’erano anche pochissimi cassonetti indifferenziati: tutto veniva ammucchiato in alcune aree finché la mattina non arriva una ruspa a ripulire tutto, ovviamente senza fare alcuna distinzione degli oggetti biodegradabili da quelli di altro materiale.

Mi chiedo allora a cosa serva tutto questo ecologismo di facciata se non a fare titoli sui giornali: perché non è colpa né dei pellegrini né dei cacciatori castagnetani se le loro posate biodegradabili sono finite in qualche inceneritore: nel primo caso bastava forse un po’ di formazione da parte del Comune, nel secondo caso invece bastava mettere in condizione i pellegrini di essere effettivamente rispettosi per l’ambiente, cosa la Chiesa in questo caso ha fatto solo a parole.

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