[11/09/2007] Acqua

Con Il Rabdomante il cinema parla di sostenibilità sociale e ambientale

FIRENZE. E’ uscito in 15 città lo scorso 7 settembre il bel film "Il Rabdomante" del regista toscano (nato a Carrara) Fabrizio Cattani. La pellicola è ora nelle sale dopo aver ottenuto una serie di presentazioni e importanti riconoscimenti che hanno ripagato le scelte coraggiose effettuate: l’autoproduzione e indipendenza attraverso la formula di The Coproducers e quella di parlare di due temi attuali e scottanti, come la siccità ed il commercio dell´acqua. Girato fra Bari e Matera racconta dell´amore fraterno fra Felice e la giovane Harja che fa da sfondo ad una storia di malavita e di sfruttamento, dove il futuro dei destini è affidato all´elemento primario da cui nasce la vita.

«Abbiamo voluto parlare della vita di due persone sole e sfortunate – dichiara Cattani - diverse perché vengono da mondi geograficamente distanti, esposti fin da piccoli ad una violenza disumana ma nonostante questo capaci di trovare l´uno nell´altra la possibilità di sperare in qualcosa di diverso. Questa per me è la vera solidarietà».

Protagonisti del film il materano Pascal Zullino, premio come miglior attore al Clorofilla Film Festival 2007, e l´ungherese Andrea Osvart. Il film che in Toscana è già uscito a Massa, Carrara, Firenze è affiancato da due associazioni, il Forum Italiano dei Movimenti per L´Acqua e UnAltroMondo onlus, a testimoniare quanto siano importanti oggi i problemi legati all´acqua come la privatizzazione di quella pubblica, l´aiuto necessario ai paesi che non ne hanno e l´educazione contro lo spreco.

Il cinema quindi come strumento e mezzo culturale per informare oltre la stretta cerchia degli addetti ai lavori sulla criticità in cui versano alcune risorse fondamentali per la nostra vita, su come i processi politico-economici ne influenzino l’accesso e su come l’antropizzazione del territorio sconvolga gli ecosistemi. Questi ultimi aspetti sono ben evidenziati in altri film di recente uscita come “L’acqua invisibile” di A.Palladino- A.Lima e “Aral-fishing in an invisible sea” di C. Casa-S. Imailova.

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