[10/09/2007] Trasporti

Mobilità sostenibile, Barrot spiega la strategia dell´Ue

LIVORNO. Per l’Ue il trasporto sostenibile è una priorità. Lo ha ribadito oggi il vice presidente della Commissione Europea del trasporto Jacques Barrot (Nella foto) nel suo discorso tenuto al parlamento estone, a Tallinn.

«La mobilità – ha detto Barrot - è un diritto del cittadino. Naturalmente potrei farvi una presentazione classica circa la politica di trasporto, basata su aeronautica, strada, guida e mare. Ma preferisco spiegare la mia politica per la mobilità europea sostenibile, che dovrebbe avere infrastrutture sufficienti, sicurezza, sostenibilità e intelligenza».
«La mobilità - prosegue - richiede le infrastrutture. Non c’è mobilità senza infrastrutture. Le infrastrutture sono costose e l’Europa può contribuire finanziariamente solo in parte e quindi serve il coraggio dei politici nazionali di effettuare una strategia».

Dopo aver fatto il quadro della situazione del trasporto in Estonia, Barrot ha approfondito il tema di cosa intende per mobilità sostenibile: «Nel 2005 il trasporto era responsabile del 26.5% delle emissioni di gas serra dell´Ue. Non ci sono dubbi quindi che i settore del trasporto dovrà contribuire a ridurre queste emissioni, come tutti gli altri settori economici. Non c’è però una soluzione miracolosa. Abbiamo bisogno di motori e di combustibili più puliti. Ma anche dobbiamo ottimizzare i nostri flussi di trasporto. Il 30% dei camion che viaggiano con il rimorchio vuoto è uno spreco di soldi e risorse. Naturalmente spetta all’industria fornire innovazioni sui motori, sui combustibili e sulla logistica. Ma il legislatore europeo deve generare un quadro definendo i limiti delle emissioni».

«Quelli europei per i camion e le automobili – precisa il vicepresidente - hanno portato giù le emissioni nocive dei veicoli in modo spettacolare: 28 volte di meno per le automobili e 18 volte di meno per i camion dal 1993. E proseguiremo questa strada. Credo inoltre fortemente al futuro dei biofuel in Europa. Ridurranno le emissioni di gas serra ed allo stesso tempo rinforzeranno la nostra indipendenza energetica. Ma ancora abbiamo parecchio da fare. Ma i vincoli e la ricerca non sono le uniche leve a nostra disposizione per promuovere i combustibili puliti e per pulire i motori».

Barott sa bene però che i limiti alle emissioni non bastano e infatti serve anche un cambio di mentalità che il vicepresidente definisce “mobilità intelligente”. «Dobbiamo saper scegliere il modo di trasporto più efficiente per un dato viaggio – spiega – L’1% del Pil va sprecato nella congestione del traffico. Perché dovrebbe un camion trasportare le merci da Lisbona a Tallinn, se una nave può fare lo stesso, usando meno energia?»

«Ecco perché – prosegue - ho lanciato il nuovo concetto della co-modalità. La Co-modalità significa ottimizzazione di ogni mobilità di trasporto (strada, autostrade, marittime e aeronautiche) compreso trasporto urbano; collegamenti di sviluppo fra loro: piattaforme intermodali, logistica efficiente, e-trasport, alte performance tra i collegamenti del porto e dell’entroterra. La Commissione ha sviluppato un piano d´azione sulla logistica e una carta verde su trasporto urbano che presenterò nelle settimane prossime. Un´amministrazione migliore dei flussi di trasporto richiede inoltre una informazione migliore sui flussi stessi che strumenti amministrativi efficaci. Oggi abbiamo parecchie tecnologie che ci permettono di controllare le merci ed i flussi dei veicoli: radio-navigazione satellite, identificazione di radiofrequenza, microonde. Ma i dati raccolti da questi sistemi differenti non sono sempre interoperabili. Dobbiamo controllare e ripartire tali informazioni tramite gli strumenti europei».

Barott conclude il suo intervento citando alcuni esempi di ‘mobilità intelligente’ come il progetto aeronautico ‘Sesar’ che entro il 2013 ottimizzerà l´uso dei corridoi dell´aria, quindi evitando la congestione inutile sopra gli aeroporti, Inoltre migliorerà gli itinerari di volo per evitare di fare ritardi che aumentano le emissioni di C02 ed il rumore».

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