[07/09/2007] Parchi

La legge toscana sui parchi già in panne?

PISA. Avevamo salutato anche su ToscanaParchi come un fatto molto positivo la presentazione di una bozza di legge per rinnovare dopo oltre 10 anni quella vecchia che presenta più d’una ruga. In più occasioni -compresi un paio di appuntamenti regionali a Livorno e Pisa promossi dalla Legautonomie toscana- avevamo lamentato il ritardo della regione a mettere mano ad una nuova legge specie dopo le stressanti polemiche sulle malefatte toscane che avevano oscurato interamente e inopinatamente il ruolo e il lavoro dei parchi toscani soprattutto regionali. L’assessore Artusa aveva accolto questi rilievi critici e dato ampie assicurazioni al riguardo.

Ecco perché quando abbiamo visto in bozza le proposte della nuova legge ovviamente da discutere, integrare, arricchire abbiamo pensato che finalmente si era imboccata la strada giusta che avrebbe impegnato anche il nuovo assessore regionale ai parchi e alle aree protette Betti che nel frattempo aveva preso il posto di Artusa. Ma a quanto pare ci eravamo sbagliati perché l’avvio del dibattito tanto atteso che avrebbe potuto fare un po’ di chiarezza anche sui troppi omissis che hanno contrassegnato il dibattito sul PIT e PRAA non è così imminente. Evidentemente tutti presi dal gran parlare di costi e di caste pochi ricordano che la politica e quella istituzionale in particolare deve fare i conti anche con i tempi.

Gli sprechi spesso dipendono spesso soprattutto da procedure barocche adatte più al dire ( troppo) che al fare (poco). Ecco per le aree protette in Toscana pensavamo che si fosse davvero ingranata la marcia giusta che non colloca –come è avvenuto nuovamente in una recente risposta di Claudio Martini ad un lettore del Tirreno- i parchi tra gli organi strumentali della regione ma tra quelli istituzionali in attesa che il nuovo Codice delle autonomie ne ridelinei ruoli e compiti. A chi sembra volersi trastullare come se niente fosse tra procedure, autorizzazioni, visti e timbri vogliamo dire soltanto che dovranno rispondere già di troppi ritardi e che sarà bene quindi si diano una mossa se non vogliono fare una nuova figuraccia.

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