[06/09/2007] Parchi

Nuove costruzioni nel parco di Migliarino?

MIGLIARINO. Nuove costruzioni nel parco di Migliarino. Sembra incredibile ma accadrà proprio così. Nuovi volumi sarebbero previsti proprio nella zona più preziosa dell´area protetta, in località Bocca di Serchio, ai confini di due riserve integrali. L´intervento farebbe parte del recupero delle vecchie caserme, ivi presenti, che un tempo ospitarono gli incursori della Marina. Insieme al recupero dei due vecchi edifici, infatti, sarebbe stata autorizzata anche la costruzione di un immobile ex novo: il tutto finalizzato alla realizzazione di un albergo, di case-vacanze e di residenze turistiche alberghiere, le cosiddette Rta. Come hanno dimostrato le inchieste della magistratura, che in questi mesi sta sequestrando centinaia di immobili in tutta la Toscana, le case –vacanze e le Rta non sono altro che mini-appartamenti, mascherati da strutture turistiche. Tra l’altro dopo alcuni anni il vincolo turistico può decadere quindi le Rta possono diventare normali abitazioni. A quel punto il villaggio turistico di Bocca di Serchio si trasformerebbe in un normale villaggio esclusivo per ricchi.

All´interno del parco la legge vieta espressamente l´aumento di volumetrie. Per costruire queste nuove strutture turistiche verrebbe sfruttata la volumetria di un edificio da anni non più esistente, la cui presenza sarebbe stata acclarata a seguito (soprattutto) di un´autocertificazione giurata degli ex proprietari. Questo edificio, secondo questo atto, avrebbe avuto dimensioni enormi, con una base di di 40 metri per 10,80 e un´altezza alla gronda di 5 metri, e cioè l’equivalente di una volumetria di una quindicina di mini-appartamenti. Tuttavia, nonostante la sua mole, nessun abitante di Migliarino si ricorda della presenza di un tale immobile. E’ possibile dunque che all´interno di un parco si consenta la costruzione di nuovi volumi, sfruttando tracce di immobili non più presenti da almeno sessant´anni? Se così fosse, allora chediamo: potranno essere adoperati a questo scopo anche gli eventuali reperti trovati in zona, di vecchie costruzioni etrusche e romane?
Il Comitato esprime la sua più netta ostilità al progetto di nuove costruzioni nell’area, e si dichiara anche decisamente contrario all’ipotesi (già annunciata) di un ristorante e di un bar a Bocca di Serchio, che avrebbe effetti dirompenti sui delicati equilibri della zona. Tra l’altro facciamo rilevare che questo sarebbe il quinto ristorante aperto nel giro di pochi anni sulla marina, proprio all’interno del parco.

Il Comitato per il Parco chiede ufficialmente all’Amministrazione comunale, al Parco e alla Proprietà di illustrare in una pubblica assemblea la struttura e le finalità del progetto. Il Comitato ritiene che la realizzazione di questo che appare come un progetto enorme in un’area così delicata e di uso pubblico, meriti la stessa attenzione dell’insediamento di un grande Centro Commerciale e debba essere trattato con la stesso criterio del pubblico consenso.
Ricordiamo che il Sindaco all’interno del proprio Comune ha poteri straordinari ed è in grado di condizionare totalmente lo sviluppo del proprio territorio. Testimone è il sindaco di Capalbio, la signora Biagi, che ha congelato completamente lo sviluppo urbanistico del proprio comune e bloccato, imponendo vincoli severissimi, la costruzione di villette già in fase di avanzata realizzazione.

Il Comitato quindi ribadisce la sua posizione per quanto riguarda Bocca di Serchio: sì al recupero dei volumi esistenti per fini turistici (lasciando intatte le strutture esterne); no alle demolizioni; no a nuove costruzioni; no a nuovi locali pubblici come bar e ristoranti che porterebbero a un aumento delle presenze (non legate alla valorizzazione del Parco) in un´area particolarmente delicata, dove già sono presenti gravissimi e generalizzati fenomeni di abusivismo edilizio.

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