[06/09/2007] Comunicati

Accordo Cina e Australia per combattere il cambiamento climatico, ma...

LIVORNO. La Cina e l´Australia hanno sottoscritto a Sydney una dichiarazione congiunta nella quale si impegnano a lavorare insieme per trattare il cambiamento climatico e le questioni energetiche.

L’Australia é tra i Paesi industrializzati che non hanno firmato il Protocollo di Kyoto, mentre la Cina è diventata quest’anno il principale inquinatore del pianeta, ma si sono ugualmente dichiarate soddisfatte della loro cooperazione sul cambiamento climatico e sulle problematiche dell’energia, in particolare per quanto riguarda il recupero di metano dal sottosuolo, l´utilizzo efficiente dell´energia, la scienza del cambiamento climatico e l´agricoltura.

Ma Cina ed Australia sottolineano soprattutto l´importanza del ruolo che l´energia nucleare, per se «con salvaguardie appropriate», può giocare nella lotta al cambiamento climatico, anche perché la Cina sta pensando alle sue centrali nucleari che hanno sempre più bisogno dell’Uranio abbondante in Australia. Questo non impedisce ad australiani e cinesi di riaffermare il loro impegno per la Convenzione quadro dell’Onu sul cambiamento climatico (Unfccc) e per i suoi obiettivi e principi, tanto che la dichiarazione congiunta dice di voler «rafforzare il loro dialogo e la cooperazione nel quadro dell’Unfccc», comunque un passo avanti per due Paesi che si sono distinti nel passato per il loro scetticismo sui dati e sulle previsioni fatte dall’Onu sul global warming.

Cina e Australia hanno promesso che svilupperanno il trasferimento di tecnologie per ridurre le emissioni nel quadro del partenariato regionale e multilaterale e si sono impegnati ad applicare l´agenda del gruppo di lavoro sull’energia dell’Apec in settori come la sicurezza energetica, l´efficienza energetica, l´aumento degli investimenti nell’energia e nel commercio.

I due Paesi rafforzeranno anche la loro collaborazione per la gestione forestale per far fronte al cambiamento climatico nel quadro dell’Unfccc e dell’iniziativa globale sulle foreste e il clima, per questo l’Australia ha espresso il suo sostegno alla proposta cinese di realizzare una rete Asia-Pacifico sulla gestione e recupero delle foreste che potrebbe essere un prezioso contributo agli sforzi della regione per gestire in maniera sostenibile lee combattere il riscaldamento globale.

Un altro tema che trova d’accordo il governo comunista cinese e quello conservatore australiano è il carbone “pulito” e per questo hanno costituito un gruppo coordinamento congiunto sulle nuove tecnologie in questo campo, convinti che «rafforzerà la cooperazione bilaterale e contribuirà in maniera importante a migliorare l´utilizzo del carbone e la protezione dell’ambiente».

La Cina ed Australie si sono anche accordate per ricerche congiunte sostenute dal Fondo speciale sino-australiano per la cooperazione scientifica e tecnologica, soprattutto nei settori della qualità dell’aria, del cambiamento climatico, dell’energia rinnovabile e sulla sicurezza delle miniere di carbone che in Cina fanno strage di operai.

Intanto a Sydney, dove sta partecipando ai lavori dell’Apec, il presidente cinese Hu Jintao (Nella foto) magnifica il nuovo corso cinese “responsabile” sui cambiamenti climatici e promuove scambi con altri Paesi «per risolvere congiuntamente il problema». Secondo Hu Jintao, il governo cinese ha adottato un programma nazionale sul cambiamento climatico ed ha preso una serie di misure per migliorare il rendimento energetico, promuovere l’utilizzo di energie “ibride”, rafforzare la protezione dell’ambiente, rallentare la crescita della popolazione e rafforzare il debole quadro giuridico in materia di ambiente e inquinamento.

La Cina ha stabilito di ridurre del 20% il consumo energetico per unità di Pil, di diminuire le emissioni inquinanti del 10%, e di aumentare il tasso di copertura forestale tra il 18,2% à e il 20% per il periodo 2005-2010.

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