[06/09/2007] Parchi

Cinghiali, ad Arezzo accordo tra Provincia e cacciatori

AREZZO. La provincia di Arezzo punta decisamente sull’aiuto dei cacciatori per regolamentare la densità di alcune specie di animali sul suo territorio. Questo è quanto si evince dalla parole dell’assessore alla caccia Roberto Vasai che ha illustrato il calendario venatorio provinciale per il 2007/2008.

«L’apertura ufficiale si avrà il prossimo 16 settembre ma già dall’inizio del mese si è avuta una pre-apertura per la caccia in battuta al cinghiale. In base al censimento della specie infatti è stato calcolato un eccesso di capi, e nel 2006 è stato registrato un raddoppio dei danni causati alle coltivazioni rispetto all’anno precedente, che ha richiesto la liquidazione di danni per 360.000 euro. Per questi motivi - continua Vasai - il prelievo venatorio potrebbe protrarsi anche oltre i termini previsti, fino al raggiungimento dell’obiettivo del piano venatorio».

In Toscana per motivi analoghi è stato possibile cacciare anche lo storno attraverso una speciale deroga. «Sono circa 15.000 i cacciatori attivi in provincia – informa Gabriele Chianucci, coordinatore del Servizio caccia della provincia di Arezzo – numero di poco inferiore a quello del 2006. Si tratta di una diminuzione che si può definire ‘fisiologica’ data l’elevata età media della categoria. Ci auguriamo che il numero torni a crescere, perché i cacciatori sono fondamentali nel contenimento di specie, come i cinghiali ma non solo, che devono rimanere entro certi parametri per non alterare gli equilibri naturali o diventare un problema per l’agricoltura».

Intanto al Polizia provinciale continuerà a vigilare sul rispetto delle norme in tema di prelievo venatorio: già nei mesi estivi ha rilevato nel territorio numerosi episodi di bracconaggio, tra cui il più grave è stato riscontrato a luglio in Casentino, dove sono stati fermati quattro bracconieri che avevano ucciso 2 caprioli, in un periodo, tra l’altro, particolarmente delicato per la specie.

«La raccomandazione che rinnovo a tutti i cacciatori – ha concluso l’assessore Vasai – è di fare massima attenzione alle distanze di sicurezza dalle case, e al rispetto delle regole, indossando sempre il giubbetto arancione. Senza dimenticare che nelle nostre zone, densamente popolate e con numerosi agriturismi, si può sempre incontrare delle persone a spasso per la campagna, la cui incolumità deve essere sempre salvaguardata per evitare spiacevoli incidenti».

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