[04/09/2007] Comunicati

Petrolieri, energia e telefonia mobile in testa alla classifica all’economia cinese

LIVORNO. Alla vigilia di un attesissimo congresso del partito comunista cinese, che potrebbe ridisegnare la mappa del potere nel grande Paese asiatico e dare nuovi assetti all’economia, con una lotta invisibile ma senza esclusione di colpi - tra conservatori e rinnovatori, “democratici” e “nuova sinistra”, liberisti ad oltranza e chi invoca misure sociali per non allargare ulteriormente il baratro tra ricchi e poveri - la Confederazione delle imprese della Cina e l´Associazione dei capi di impresa della Cina hanno reso noto il giro d’affari delle 500 imprese più importanti, che rappresentano da sole l’83,5% del Pil nel 2006, con circa 6 punti percentuali in più rispetto al 2005. Secondo la lista 2007, le 500 “prime imprese” della Cina nel 2006 hanno guadagnato 17.490 miliardi di yuans (2.300 miliardi di dollari), con un rialzo del 23,7% rispetto al 2005.

L’impresa più ricca si conferma Sino pec, un’azienda petrolifera e chimica, con 1.060 miliardi di yuan ed un progresso del 29%, seguono China National Petroleum Corporation, State Grid il più grande fornitore di elettricità della Cina, la Banca industriale e commerciale della Cina e China Mobile, il più grande operatore di telefonia mobile del Paese. 349 imprese, circa il 70% di quelle comprese nella lista, sono aziende pubbliche o controllate dallo Stato ed Il loro capitale alla fine del 2006 raggiungeva i 14.900 miliardi di yuan, l’ 85% del totale.

Ma nonostante l’ancora forte presa pubblica (spesso solo nominale) sull’economia, il numero di imprese completamente private sulla lista delle prime 500 aumenta: sono 89, con 1.400 miliardi di yuan di giro di affari. Secondo la Confederazione delle imprese della Cina, 22 aziende cinesi, operanti in 11 settori diversi, sono anche tra le prime 500 imprese del mondo, nel 2002 erano solo 11.

Torna all'archivio