[03/09/2007] Energia

Greenpeace presenta “Solar Generation 2007”

MILANO. E’ cominciata oggi al polo fieristico Rho (Mi) la ventiduesima “European Photovoltaic Solar Energy Conference and Exhibition" (EU Pvsec), che si chiuderà il 7 settembre, e che è considerata il più importante convegno del mondo per il settore dell’energia solare. Almeno 3000 partecipanti provenienti da 75 Paesi discutono celle spaziali e record di efficienza, nuovi mercati, metodi di produzione e applicazioni, ma anche di politiche, norme e incentivi nel settore del fotovoltaico. I 30 mila mq. di esposizione aperti a 520 aziende e le conferenza coprono l’intera catena del valore dell’energia solare.

«Con un numero di oltre 1.200 contributi ricevuti, la Conferenza europea sul fotovoltaico conferma il proprio ruolo di piattaforma più popolare per il mondo dell’energia fotovoltaica in ambito internazionale» dice Peter Helm, direttore della Wip, società che organizza la Conferenza e l’esposizione. «Con il congresso di quest’anno - spiega il presidente della 22a Conferenza europea sull’energia fotovoltaica, Gerhard Willeke, del Fraunhofer Institut per i sistemi ad energia solare - vogliamo forzare dal punto di vista tecnologico l’impiego dell’energia solare nell’Europa meridionale. Sono felice che quest’anno la conferenza sul fotovoltaico abbia luogo in Italia».

Sin dall’introduzione degli emendamenti alla legge sull’energia solare, avvenuta nel febbraio del 2007, con la semplificazione delle procedure , nuovi sistemi di calcolo delle tariffe e l’abolizione della funding cap, in Italia si attende un vero e proprio boom del fotovoltaico. Grazie all’elevato livello di irradiazione solare e alle particolari condizioni di sovvenzionamento, l’Italia ha grandi prospettive di collocarsi, in tempi brevi, tra i primi tre Paesi europei nel settore del fotovoltaico. Per quest’anno si prevede una potenza installata totale da 80 a 100 Megawatt.
La 22a EU Pvsec è supportata da: Commissione europea, ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico, Unesco, World Council for Renewable Energy e dall’Associazione europea dell’industria fotovoltaica (Epia).

L’apertura è toccata ad una conferenza stampa di presentazione alla quale hanno partecipato Gianni Silvestrini, Mechtild Rothe, Wolfgang Palz, Hermann Scheer e Gerhard Willeke.
Il Convegno europeo di Rho sarà anche l’occasione per Greenpeace e Epia per presentare il loro rapporto “Solar Generation 2007” che fa il punto sullo sviluppo del settore a livello mondiale, con previsioni di una grande crescita dell’energia solare in tutto il pianeta.

Secondo Sven Teske, esperto di fonti per Greenpeace «a livello mondiale l’industria fotovoltaica ha le potenzialità per raggiungere i 300 miliardi di euro di fatturato annuo al 2030. Entro questa data il comparto garantirà 6,5 milioni di posti di lavoro e sarà in grado di soddisfare il 9,4 per cento del fabbisogno di elettricità nel mondo. Saranno 2,9 i miliardi di persone che beneficeranno dell’energia solare nei paesi in via di sviluppo. Con il fotovoltaico possiamo evitare miliardi di tonnellate di CO2 e creare milioni di posti di lavoro. A questo si aggiunge il beneficio di portare elettricità a miliardi di persone che attualmente non sono raggiunte da una rete elettrica. I pannelli solari saranno in grado di produrre elettricità a prezzi sempre più competitivi, e direttamente dove serve, a casa».

Se rimarrà questo tasso di crescita, in alcune aree, il fotovoltaico potrà diventare economicamente competitivo con le fonti fossili tradizionali già dal 2015: «dal 1998 – spiega Greenpeace - il mercato del fotovoltaico si sta sviluppando a un tasso medio del 35 per cento annuo. Nel 2006 la potenza totale installata ha raggiunto il picco di 6.500 MW (appena 1.200 nel 2000). L’industria solare è inoltre fondamentale per ridurre le emissioni di gas serra del Pianeta. Da qui al 2030 la crescita del fotovoltaico permetterà di risparmiare circa 6,6 miliardi di tonnellate di CO2, pari alle emissioni della Cina in un anno».

E Winfried Hoffmann di Epia spiega che «l’industria fotovoltaica investirà globalmente 14 miliardi entro il 2010. La fabbricazione in serie ci permetterà di ridurre i prezzi e, in alcune regioni, ci aspettiamo di essere competitivi con i prezzi finali dell’elettricità sostenuti dai consumatori. Non c’è dubbio che in futuro il fotovoltaico diventerà la scelta primaria per l’industria elettrica che vorrà garantire prezzi stabili a tutte le utenze».

Greenpeace ed Epia chiedendo programmi pubblici di sostegno, come gli incentivi “in conto energia” che remunerano il chilowattora di elettricità prodotto con un prezzo fisso. «L’industria fotovoltaica è pronta a sostenere la rivoluzione energetica pulita necessaria per scongiurare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici – dice Sven Teske - ma molti governi devono ancora affiancare alla loro retorica sulla lotta per il clima un sostegno reale per lo sviluppo di tutte le fonti rinnovabili così da dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2050».

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