[31/08/2007] Parchi

Incendi: la Grecia chiede una forza di intervento Europea

LIVORNO. Resta poco tempo per le elezioni legislative in Grecia e il governo di centro-destra di Nuova Democrazia, dopo che gli incendi hanno devastato isole e Grecia continentale, è accusato di inefficienza dall’opposizione socialista del Pasok. Theodoras Roussopoulos, portavoce del governo Karamanlis, ha chiesto di creare, all’interno dell’Ue, una struttura comunitaria incaricata di portare soccorso alle vittime delle catastrofi.

«Questo – ha detto Roussopoulos – potrebbe essere un servizio europeo di salvataggio la cui missione sarà quella di aiutare le vittime degli incendi e di altri sinistri». Il ministro degli esteri greco, Dora Bakoyannis, presenterà presto una proposta dettagliata ai suoi colleghi dell’Ue, il commissario per l’ambiente dell’Ue, Stavros Dimas, aveva già detto che occorre una forza di reazione rapida dotata di almeno nove aerei antincendio.

In soccorso del governo è attesa anche Danuta Hübner, commissario europeo per la politica regionale, che esaminerà le conseguenze degli incendi e la possibilità di fornire finanziamenti provenienti da fondi Ue. Il ministero greco delle finanze di Atene ha valutato i danni provocati dagli incendi in 1,2 miliardi di euro, lo e qui 0,6% del Pil greco.

Intanto, di fronte anche alla perplessità di settori dell’Anci sulla reale importanza del catasto (obbligatorio) delle zone percorse dal fuoco come strumento per bloccare gli incendiari ad appiccare un rogo, qualcuno comincia a far notare che i dati esistono di già: dal 2000, quando è stato introdotto il reato di incendio boschivo, il Corpo forestale dello Stato ha realizzato un sistema di rilevazione delle aree incendiate, che è a disposizione degli enti locali che lo richiedano. «Si tratta di un’applicazione del Sim (Sistema informativo della montagna) accessibile oggi attraverso Internet (www.simontagna.it) – spiega il Cfs - con il quale è stato perimetrato dai Forestali, tramite tecnologia Gps, un numero crescente di incendi negli ultimi anni e la quasi la totalità di quelli sviluppatisi nel 2006. Tutte le informazioni sulla proprietà, dalla particella catastale al nome dell’intestatario, all’uso del suolo, sono così immediatamente disponibili».

Ma Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato, sottolinea che «purtroppo solo una piccolissima parte dei Comuni italiani ha provveduto alla realizzazione del catasto delle zone percorse dal fuoco. Vogliamo mettere loro a disposizione tutto il nostro bagaglio di conoscenze aggiornato e dettagliato sulle aree incendiate».

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