[09/03/2006] Urbanistica

Il sindaco Berti: «Sistema sanitario e ambientale integrato»
Geri (Verdi): «Cittadini inascoltati, decisione arrogante»

PISTOIA. Il centrosinistra spaccato, i Verdi estromessi dalla giunta dopo aver sottoscritto un ricorso al Tar, i finanziamenti del ministero a rischio, la regione che spinge a far presto per una vicenda che va per le lunghe ormai da troppo tempo. E’ quella legata al progetto del nuovo ospedale di Pistoia, che secondo le scelte della giunta guidata dal sindaco Renzo Berti (nella foto) sarà costruito nell’area dell’ex campo di volo, subito al di là della tangenziale, in un area inizialmente destinata ad ospitare una sorta di parco urbano a sud della città. Sempre che il Tar (la cui sentenza è prevista fra un paio di mesi, non blocchi tutto sulla base dell’esposto firmato fra l’altro anche dai Verdi)

«Non si tratta di negare il progetto del Parco delle Mura verdi – spiega il primo cittadino di Pistoia - ma anzi ritengo che presidiare i confini della città con un’opera come il Nuovo ospedale, rappresenti la garanzia di evitare espansioni di tipo diverso». Le scelte urbanistiche, secondo Berti, «non possono prescindere dalle motivazioni: un ospedale non è uguale a un palazzo, inoltre insieme all’ospedale abbiamo ottenuto risorse per rilanciare il verde circostante, rispolverando il vecchio progetto di bosco urbano».

Berti, che di professione fa il medico, ammette che l’idea «di un sistema sanitario e ambientale integrato è una cosa che mi affascina, che ritengo suggestiva. La cultura ospedaliera è sempre stata storicamente emarginazione, noi vorremmo che fra ambiente e ospedale ci fosse una contaminazione reciproca».

Parole e pensieri per nulla condivisi da Fabrizio Geri, portavoce provinciale dei Verdi: «I cittadini estromessi da possibili osservazioni sul progetto del Nuovo ospedale e l’arroganza del sindaco nel prendere tale decisione ci hanno convinti a firmare quel ricorso al Tar che poi è stata la scusa per buttare i Verdi fuori dalla giunta».

Fabrizio Geri ricorda che fin dall’inizio i Verdi sono stati contrari a questa localizzazione, «perché esiste un piano strutturale che prevedeva la realizzazione del Parco delle Mura verdi, sulla base dell’assunto che non si dovesse andare a costruire al di là della tangenziale. Invece il sindaco si è ostinato per l’ex campo di volo, un´area alluvionale, destinata alla protezione civile, con la falda acquifera che è al piano campagna e con i pozzi che alimentano acqua potabile per 35mila famiglie, strozzata fra tangenziale, autostrada, ferrovia».

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