[29/08/2007] Rifiuti

Rifiuti di Bagnoli e tossicità

PIOMBINO (Livorno). Nel documento finale del 7 marzo 2001 (vedi riferimento 1) la Commissione Parlamentare di Inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse afferma che quando si decide di realizzare un impianto di discarica si deve tenere presente che il costo pagato dalla comunità, considerando gli effetti diretti e indiretti, sulla popolazione esposta e sull´ambiente, è molto alto per le inevitabili ripercussioni negative sulle componenti ambientali, paesaggistiche, economiche e sociali.

Sul territorio si accumulano rifiuti e conseguentemente viene deprezzato il valore materiale e culturale del sito stesso. Anche i lavori di ripristino ambientale a fine chiusura della discarica sono un costo.

Nel medesimo documento vengono citate le conclusioni di una ricerca scientifica pubblicata sulla rivista The Lancet nella quale si afferma che nella popolazione residente nei pressi di discariche controllate c´è un rischio di incremento del 33% delle malformazioni, con particolare incidenza delle malformazioni del tubo neurale, del cuore e dei grandi vasi sanguigni.

Il Sito di Interesse Nazionale di Napoli-Bagnoli-Coroglio è caratterizzato dalla presenza di due grossi complessi industriali quali l´ex-Ilva, con attività metallurgiche, e l´Eternit con produzione di cemento amianto. La bonifica attualmente comprende la rimozione di amianto e il risanamento dell´inquinamento dovuto all´attività metallurgica (10).

Nella popolazione di Napoli-Bagnoli è stato riscontrato un aumento della mortalità (2-3-4-5), un aumento del numero dei tumori maligni della pleura (6-7) e un aumento significativo del rischio di malformazioni congenite totali, cardiovascolari e cromosomiche (8-9).

Nel Rapporto Istisan 05 (pag. 29) il sito Napoli-Bagnoli-Coroglio viene descritto come Area industriale degli ex stabilimenti siderurgici, di produzione di cemento e cemento-amianto e di produzione di fertilizzanti.

Nel Documento Piombino-Bagnoli Ambiente Siluppo Trasparenza (pag 6) si afferma che i fanghi di Bagnoli presentano l´inquinamento tipico dell´attività siderurgica e cioè idrocarburi, IPA e metalli pesanti.

Gli IPA (Idrocarburi policiclici aromatici) sono sostanze lipofile che si accumulano nei tessuti grassi, rimanendo attive negli organismi viventi e nell´ambiente per molti anni. Sono stati associati con pubertà precoce (12), endometriosi (13), cancro del seno (14-15), ridotto conteggio spermatico (16) e altri disturbi riproduttivi maschili (17), cancro del testicolo (18) e interferenza con la tiroide (19). Si è asserito che circa il 10% delle sostanze chimiche prodotte dall´uomo sono cancerogene e molte sono adesso riconosciute come interferenti endocrini. . Molti di questi effetti sulla salute non erano stati anticipati e vengono riconosciuti soltanto adesso.

Gli IPA sono un esempio di veleno organico. Sebbene i livelli di emissione siano piccoli, queste sostanze sono tossiche a parti per bilione o persino a parti per trilione(20) rispetto a parti per milione per molti altri inquinanti. Possono causare cancro, cambiamenti immunitari, danni al polmone e al fegato, sviluppo cognitivo e motorio ritardato, diminuito peso alla nascita e ridotto tasso di crescita (20).

Fonti bibliografiche:
1) Documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati. Relatore On. Senatore Franco Asciutti della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite (7 marzo 2001).
2) Organizzazione Mondiale della Sanità. Ambiente e salute in Italia. Roma: Il Pensiero Scientifico ed.; 1997. p. 443-50.
3) Martuzzi M, Mitis F, Biggeri A, et al. Ambiente e stato di salute nella popolazione delle aree ad alto rischio di crisi ambientale in Italia. Epidemiol Prev 2002;26(6) suppl:1-56.
4) Mitis F. Ambiente e stato di salute della popolazione nell´area di Napoli. In: II rapporto sullo stato dell´Ambiente della provincia di Napoli. Napoli: Provincia di Napoli - Assessorato all´Ambiente;
2004. p. 870-97.
5) Belli S, Binazzi A, Comba P, et al. Analisi della mortalità causa specifica in prossimità di impianti per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani. In: Valutazione del rischio sanitario e ambientale nello smaltimento dei rifiuti urbani e dei rifiuti pericolosi. Musmeci L (Ed.). Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2004. (Rapporti ISTISAN 04/5).
6) Mastrantonio M, Belli S, Binazzi A, et al. La mortalità per tumore maligno della pleura nei comuni italiani (1988-1997). Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2002. (Rapporti ISTISAN 02/12).
7) Menegozzo M, Trinca S, Cammino F, et al. Distribuzione geografica della mortalità per tumore maligno della pleura e dei soggetti ex esposti professionalmente ad amianto in Campania. Epidemiol Prev 2004; 3.
8) Minichilli F. Studio epidemiologico sul rischio di malformazioni congenite in prossimità di siti di discarica in provincia di Napoli. In: II rapporto sullo stato dell´ambiente della provincia di Napoli.
Napoli: Provincia di Napoli - Assessorato all´Ambiente; 2004. p. 897-914.
9) Minichilli F, Linzalone N, Pierini A, et al. Studio epidemiologico sul rischio di malformazioni congenite in prossimità di siti di discarica in due regioni italiane. In: Musmeci L (Ed.). Valutazione del rischio sanitario e ambientale nello smaltimento dei rifiuti urbani e dei rifiuti pericolosi. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2004. (Rapporti ISTISAN 04/5).
10) ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ.Indagini epidemiologiche nei siti di interesse nazionale per le bonifiche delle regioni italiane previste dai Fondi strutturali dell´Unione Europea. A cura di Liliana Cori, Manuela Cocchi e Pietro Comba. Rapporto Istisan 05/1: pag. 41.
11) Documento tecnico allegato all´ ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO "Per gli interventi di bonifica negli ambiti marino-costieri
presenti all´interno dei Siti di bonifica di interesse nazionale di Piombino e Napoli Bagnoli-Coroglio"
12) Den Hond E, Roels HA, Hoppenbrouwers K et al. Sexual maturation in relationship to polychlorinated aromatic hydrocarbons: Shape and Skakkebaek´s hypothesis revisited. Environ Health Perspect 2002; 110(8): 771-6.
13) Eskenazi B, Mocarelli P, Warner M et al. Serum dioxin concentrations and endometriosis: a cohort study in Sevenso, Italy. Environ Health Perspect 2002; 110(7): 629-34.
14) Wolff MS, Weston A. Breast cancer risk and environmental exposures. Environ Health Perspect 1997; 105(Suppl 4): 891-6.
15) Hoyer AP, Granjean P, Jorgensen T et al. Organochlorine exposure and the risk of breast cancer. Lancet 1998; 352 (9143): 1816-20.
16) Oliva A, Spira A, Multigner L et al. Contribution of environmental factors to the risk of male infertility. Hum Reprod 2001; 16(8): 1768-76.
17) Sultan C, Balaguer P, Terouanne B et al. Environmental xenoestogens, antiandrogens and disorders of male sexual differentiation. Mol Cell Endocrinol 2001; 178 (1-2): 99-105.
18) Hardell L, van Bavel B, Lindstrom G et al. Increased concentrations of polychlorinated biphenyls, hexachlorobenzene and chlordanes in mothers of men with testicular cancer. Environ Health Perspect 2003; 111 (7): 930-4.
19) Porterfield SP. Vulnerability of the developing brain to thyroid abnormalities and environmental insults to the thyroid system. Environ Health Perspect 1994; 102 Supp 2: 125-30.
20) Rowat SC. Incinerator toxic emissions: a brief summary of human health effects with a note on regulatory control. Med Hypotheses 1999; 52(5): 389-96.

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