[28/08/2007] Comunicati

Quanto è sostenibile la difesa della biodiversità?

LIVORNO. Ma quanto sono sostenibili le iniziative ambientali? Se lo è chiesto anche la World conservation union (Iucn) nel suo primo rapporto sugli indicatori ambientali intitolato “Our green accountability”, che analizza la sostenibilità ambientale delle operazioni che l’Iucn ha compiuto nel 2006 e che rappresenta il punto di partenza per arrivare al Sustainability reporting framework della Global reporting initiative (Gri). Anche la direttrice Julia Marton-Lefèvre (Nella foto) riconosce che il rapporto «rappresenta un inizio» ma pensa che questa sia la strada giusta per trasformare l’Iucn in un’organizzazione davvero responsabile, per questo invita tutti i programmi, gli uffici e il personale contribuire al rapporto 2007 ed a «proseguire il colloquio».

Il “2006 Green Accountability Report” aiuta a valutare e controllare «gli impatti ambientali delle attività, per esempio per quanto acquisti e previsioni di consumi e trasporti» che fanno parte degli standard fissati nel “Secretariat’s Code of Conduct and Professional Ethics” adottati nel 2006. Un ulteriore tassello per gli sforzi dell’Iucn per promuovere comportamenti responsabili sia in campo privato che pubblico, ma anche fra le Ong e le associazioni no-profit.

Il rapporto analizza le tendenze nell´uso di carta, elettricità, gas, acqua, emissioni di CO2 durante i viaggi aerei ed anche ai modelli di comportamento e selezione del personale, mettendo insieme i dati dell’ufficio internazionale svizzero e di quelli regionali di mesoamericano, sudamericano, asiatico, africano ed est europeo, ma anche degli uffici periferici di Pakistan, Cina e Vietnam. I dati vengono poi comparati con quelli della sostenibilità e dell’impronta ecologica forniti dal Wwf internazionale.

Comunque anche per l’organizzazione mondiale che si occupa di difendere la biodiversità non sono tutte rose e fiori: risultano positive le tendenze di consumo riguardanti acqua e carta, mentre i problemi vengono dall’utilizzo di gas ed elettricità. Quindi il rapporto raccomanda di: migliorare la formazione e la consapevolezza del personale; stabilizzare gli incentivi economici per il guadagno ambientale; istituzionalizzare il rapporto e l´accumulo di dati e analisi. L´obiettivo di lunga durata è di misurare e migliorare le prestazioni economiche, sociali ed ambientali di tutti gli uffici dell’Iucn su base annua.

L’Iucn vuole usare questa esperienza anche per contribuire alla Global Reporting Initiative’s e per sviluppare ulteriormente il dialogo con le Ong attraverso linee guida supplementari, sperando che i primi risultati possano essere portati già al World conservation forum che si terrà a Barcellona nell’ottobre 2008.

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