[28/08/2007] Aria

Costruttori auto obbligati a informare su risparmio carburante ed emissioni di C02

LIVORNO. Le informazioni sul risparmio di carburante e sulle emissioni di Co2 delle auto nuove devono essere fornite ai consumatori. L’acquisizione dei dati - prevista dal Dpr 84/2003 - è specificata in apposita circolare del Ministero dello sviluppo economico (Circolare 6 Agosto 2007, n. 23958).

I costruttori di autovetture sono tenuti a fornire al Ministero dello sviluppo economico entro il 15 dicembre di ogni anno, l’elencazione di tutti i modelli di autovetture nuove che possono essere acquistati e commercializzati in Italia su base annuale; le indicazioni per ogni modello del tipo di carburante, il valore numerico corrispondente al consumo ufficiale di carburante e il valore numerico corrispondente alle emissioni specifiche ufficiali di CO2.

I costruttori di autovetture, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, la Federazione Associazioni Italiane Concessionari Produzione Automotoristica, la Confindustria e l’Unioncamere devono fornire i dati entro il 30 settembre 2007.

Al fine di rendere una corretta informazione al consumatore i responsabili dei punti vendita dovranno apporre su ciascun modello di autovettura l’etichetta relativa al consumo di carburante ed alle emissioni di CO2; dovranno esporre il manifesto o uno schermo di visualizzazione contenente l’elenco dei dati ufficiali relativi al consumo e alle emissioni di tutte le autovetture nuove esposte o messe in vendita o in leasing presso o tramite il punto vendita. E pure il materiale promozionale dovrà contenere i dati relativi al consumo di carburante ed alle emissioni di CO2.

Le indicazioni relative all’acquisizione dei dati informativi delle autovetture già previsto dal 2003, non è - come consueto - un provvedimento nato spontaneamente in seno all’Italia, ma è - come nella stragrande maggioranza dei casi - di derivazione comunitaria. Il Dpr 84 è, infatti il regolamento di attuazione della direttiva 1999/94/Ce relativa alle disponibilità sul risparmio di carburante e sulle emissioni di CO2 da fornire ai consumatori al momento della commercializzazione di autovetture nuove.

L’informazione, del resto, svolge un ruolo fondamentale nel gioco delle forze di mercato e fornendo informazioni precise, puntuali e omogenee sul consumo specifico, sul carburante e sull’emissioni di C02 delle autovetture ( responsabili per 60% delle emissioni), si può influire sia sulla scelta dei consumatori indirizzandoli (o almeno cercando) verso l’acquisto di autovetture che consumano meno e che inquinano meno, sia sulle scelte produttive dei costruttori incoraggiandoli alla riduzione dei consumi del prodotto-auto.

Considerando, dunque, il peso delle auto sull’inquinamento atmosferico e il ruolo del consumatore e del costruttore la strategia proposta sembrerebbe adeguata, ma non può essere lasciata da sola. Dovrà essere affiancata da strumenti finanziari, sociali, giuridici e da metodi più sostenibili di mobilità e di trasporto da parte dei singoli stati membri. Attraverso l’attuazione di tutti questi strumenti le possibilità di raggiungere gli obiettivi di Kyoto potrebbero essere maggiori.

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