[24/08/2007] Trasporti

Metano per auto, l´interessante conversazione col ministero dello sviluppo

COMO. Prendendo spunto da un articolo pubblicato alcune settimane fa sul costo della benzina e sulla convenienza (economica e ambientale) del metano per autotrazione, una nostra lettrice della provincia di Como ci ha inviato un interessante scambio di mail (iniziato nel maggio scorso) con una dirigente del ministro dello sviluppo economico (di cui ovviamente omettiamo il nome per la privacy).

Lettrice
All´att. del Ministro On. Alfonso Pecoraro Scanio
comunico che nonostante i continui messaggi dei mass media e le Leggi da Lei proposte per la salvaguadia dell´ambiente, io noto che nella mia provincia, sotto il profilo dei carburanti alternativi per le automobili si è fatto ben poco.
Ho acquistato un´auto ibrida alimentazione metano / benzina e a tutt´oggi non esiste un distributore nella provincia di Como. Me ne sto quasi pentendo, sicuramente se ci fossero più infrastrutture decollerebbe anche questa fetta di mercato, le persone che si ritrovano a cambiare auto perchè magari hanno una euro 0 potrebbero pensare anche all´alternativa dell´auto ad alimentazione ibrida.
Io devo andare nella provincia di Milano a più di 20 KM di distanza da dove abito, e fuori dal tragitto che di solito effettuo per recarmi al lavoro.
Sarei felicissima se Lei con la sua autorevolezza, riuscisse a fare aprire dei distributori con gas metano nei comuni di: Erba, Cantu´, Como. Le amministrazioni di questi comuni è da tanto tempo che parlano di una eventuale apertura di distributori di tale carburante, ma noto mio malgrado che l´intenzione non si concretizza mai e rimane solo sulla carta spesso, a mio parere, quale richiamo per eventuali prossime elezioni.
Sarebbe anche auspicabile un´orintamento come quello francese che permette e mette a disposizione dei compressori sicuri, per poter fare il pieno da casa propria.
Aspettando un suo interessamento. Colgo l´occasione per porgere Distinti Saluti
Enrica Briguglio

RISPOSTA del dirigente del ministero dello Sviluppo economico
Gentile signora, sono la dirigente dell´ufficio distribuzione dei carburanti cui per competenza è stata girata la sua mail.
Sui problemi da lei sollevati, le posso dire che sono i comuni gli enti competenti al rilascio delle autorizzazioni per nuovi impianti. Credo però che nel caso specifico del metano il problema non sia tanto di cattiva volontà o inerzia del comune nel rilascio delle autorizzazione quanto piuttosto di scarso interesse delle aziende distributrici.
Ci risulta infatti che i contributi di allacciamento alla rete del gas richiesti per l´installazione dei nuovi impianti a metano siano cospicui e in molti casi non rendono conveniente l´investimento: fra l´altro i distributori di gas metano per autotrazione sono sottoposti alle stesse regole di un qualsiasi altro distributore di gas e debbono pagare penali molto consistenti se, ad esempio, prelevano maggiori quantità di gas di quello pattuito .Tutto questo, unito ai vincoli di sicurezza , non rende appetibile per un imprenditore che deve fare investimenti questo settore di attività.
Da parte nostra, proprio perché ci rendiamo conto delle difficoltà degli utenti e perseguiamo una politica a tutela dell´ambiente, abbiamo inserito nel disegno di legge in materia di liberalizzazioni attualmente all´esame del Parlamento, la previsione di nuove regole per le aziende distributrici di metano allo scopo di facilitarne l´attività.
Mi risulta anche che la regione Lombardia avrebbe stipulato un accordo con le associazioni di categoria per favorire l´installazione di nuovi distributori di metano .
Spero che questa azione congiunta delle varie amministrazioni coinvolte possa portare qualche frutto nel senso da lei auspicato.
La saluto cordialmente e resto a sua disposizione per maggiori dettagli

Lettrice
Gentilissima dott.ssa xxxxxxx
La sua risposta non è delle più esaltanti, si parla di costi ed altro che tendono a rendere poco appetibile gli investimenti per quanto concerne la distribuzione dei gas per autotrazione, metano gpl.... Ma la politica del Governo sta puntando molto sulla buona volontà delle persone cercando, anche con incentivi, di far dotare le stesse con autoveicoli con basso impatto ambientale, ma poi se non ci sono le infrastrutture... Tra le altre cose gli incentivi fanno sì comodo, ma non è che diminuiscano il prezzo delle auto a parità senza impianto a metano, ho fatto il calcolo che solo per ammortizzare il costo in eccesso, che ho sostenuto la decisione di dotarmi di tale veicolo, saranno necessari anni, tenuto anche conto del minor costo del carburante!!!!

Nel contempo ho un´osservazione da fare, credo abbastanza valida. E´ stato liberalizzato il mercato dei carburanti, possibilità alle grandi reti di distribuzione di aprire distributori di carburante annesse alle loro aree di vendita, naturalmente questo ha comportato un notevole disappunto da parte dei benzinai che si vedono portare via una fetta non indifferente di utenze.

Alla base di questa considerazione mi domando perchè non si pensato di obbligare queste catene di supermercati di adibire parte delle loro aree anche a distributori con carburanti alternativi? I costi sicuramente sarebbero stati alti anche per loro, ma per contro avrebbero comunque beneficiato di un ritorno economico nell´aumentare il bacino di utenza.

Se mi posso permettere io sono alquanto indignata e sto pensando di tornare ad una bella macchina a benzina e sceglierla tra i modelli che mi piacciono tenga conto che ho acquistato una fiat punto che non era nel mio cassetto dei desideri, ma la mia scelta è stata indirizzata più che in riferimento al modello in riferimento al tipo di alimentazione.

RISPOSTA del dirigente del ministero dello Sviluppo economico
Gentile signora,
la ringrazio per i suggerimenti. Nel concreto però lei capirà che in un´ottica di mercato liberalizzato non possiamo imporre niente a nessuno: dobbiamo solo creare le condizioni perchè possano essere fatte scelte che rispondano ai nostri obiettivi e questo credo che il Governo lo abbia fatto e lo stia facendo .
Un ultimo consiglio: ha provato a sentire la regione Lombardia per l´accordo cui le accennavo per l´installazione di impianti a metano ? Le consiglierei di rivolgersi anche a loro sperando che per loro stessa funzione siano vicine ai bisogni dei cittadini del loro territorio
La saluto e resto a sua disposizione per qualsiasi altro chiarimento

Lettrice:
Gentilissima d.ssa,
A quanto pare il libero mercato è inteso in modo differente dalle varie amministrazioni, mi fa specie che proprio il Governo, in una materia così delicata lasci un così libero arbitrio. Sarebbe anche auspicabile un orientamento come quello francese che permette e mette a disposizione dei compressori sicuri, per poter fare il pieno da casa propria o comunque in distributori self service multifuel.
A questo proposito le giro questa delibera tratta dalla seduta della Giunta provinciale di Trento del 20 novembre 2006:
La Giunta è intervenuta sulle direttive provinciali per l´adeguamento della rete distributiva dei carburanti e ha stabilito che in ogni circondario dovranno essere presenti almeno tre punti di rifornimento di gas per auto, che diventano quattro nell´Oltradige e in val Pusteria, dove la richiesta è maggiore. Tali impianti potranno essere realizzati anche in deroga alle direttive provinciali per quanto concerne la distanza tra un distributore e l´altro. Per quanto riguarda l´A22 del Brennero, la Giunta ha stabilito che nei casi di risanamento sostanziale di un impianto nelle aree di servizio, queste sono obbligate ad inserire almeno una colonna di rifornimento per gas auto, in modo da coprire anche la rete autostradale. Per incentivare l´uso di questo carburante meno inquinante, la Giunta ha inoltre deciso di inserire nella prossima Finanziaria provinciale un passo secondo cui i veicoli di categoria Euro 0 convertiti con impianto a gas verranno equiparati agli Euro 3 per quanto riguarda il pagamnto della tassa automobilistica e i limiti di circolazione. ( tratto dalla seduta della Giunta provinciale - Lunedì 20 novembre 2006)
Cordiali saluti Enrica


RISPOSTA del dirigente del ministero dello Sviluppo economico
Gentile signora,
provo ancora una volta a rispondere. il concetto di "mercato" è unico ed è il luogo dell´incontro della domanda e dell´offerta con determinati correttivi e regole che il governo può adottare per migliorarne il funzionamento .
Per spiegarmi meglio, devo far riferimento a una sua precedente affermazione secondo la quale "abbiamo consentito l´apertura di punti vendita nella grande distribuzione " ; al riguardo devo smentirla categoricamente .Il disegno di legge in materia di liberalizzazioni, attualmente all´esame del Parlamento, prevede che non possano più essere previsti limiti di distanza tra un distributore e l´altro o contingentamenti numerici per l´apertura di nuovi punti vendita di distribuzione carburanti .Nelle intenzioni del Governo una tale norma è in grado di favorire l´apertura di nuovi impianti anche nelle grandi strutture di vendite , se vorranno farlo.
Anche in questo caso quindi si intervenuti a dare regole per facilitare il funzionamento dei meccanismi di mercato ma poi il mercato funziona da sé ; ovviamente l´opposizione dei benzinai a queste norme è dovuta al fatto che si capisce bene quale può essere la potenzialità della norma .
Per quanto riguarda le disposizioni della giunta credo della provincia autonoma di Trento, anche qui la previsione di nuovi punti vendita è legata all´abolizione delle distanze: quindi non esiste un "obbligo" di apertura ma solo rimozione di un vincolo che rendeva difficile l´apertura di nuovi punti vendita . Quanto poi all´obbligo specificamente previsto per la rete autostradale della provincia , mi permetto di fare solo un commento : una norma di questo genere se impugnata a livello comunitario darebbe sicuramente luogo ad una sentenza di condanna per la provincia in questione . Ciò non toglie che la provincia autonoma di Trento ha un suo spazio di autonomia che le consente di adottare anche una regolamentazione del tipo da Lei citato .
Con la speranza di aver chiarito meglio , anche se mi rendo conto che nel concreto questo non aiuta affatto la soluzione delle sue legittime esigenze, la saluto cordialmente .

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