[20/08/2007] Trasporti

Tramvia, Razzanelli (Udc) annuncia: Valide le firme per il referendum sulla linea 2

FIRENZE. «Si è conclusa positivamente la verifica delle firme per la richiesta di referendum consultativo sulla linea 3 della tramvia». Lo ha annunciato oggi Mario Razzanelli, capogruppo dell´Udc in Palazzo Vecchio, spiegando che «l´ufficio elettorale del Comune ha stimato che su 13.038 firme presentate dai promotori, quelle valide sono 12.319».

«Per indire il referendum - si legge nella lettera trasmessa al sindaco - il numero delle firme ritenute valide soddisfa le condizioni dettate nel primo periodo, comma 4, dell´articolo 101 dello statuto comunale che prevede che il referendum consultivo sia proposto da almeno 10mila soggetti residenti maggiorenni, anche non forniti di cittadinanza italiana».

«A questo punto - ha concluso Razzanelli - il referendum si potrebbe ragionevolmente svolgere la prossima primavera, insieme a quello per la linea 2, per il quale è in corso la raccolta di firme. In questo modo si eviterà anche un´inutile duplicazione dei costi».

Sempre a proposito della tramvia fiorentina, Forza Italia, attraverso le parole del consigliere Marco Stella, chiede all’amministrazione che il primo consiglio comunale di settembre sia «convocato per far conoscere alla città quanto dovrà sborsare l´amministrazione per terminare questa opera».

«A mesi distanza dall´avvio dei primi cantieri - sottolinea l´esponente del centrodestra - i costi dell´intero sistema sembrano addirittura fuori controllo. Sul conto, probabilmente, pesano i ritardi nella realizzazione nella linea 1 e le modifiche apportare più volte. Di fronte a ciò ci domandiamo se esistano ancora benefici per i cittadini».

«Nel consiglio di settembre - ha spiegato il consigliere di Forza Italia - il sindaco dovrebbe svolgere una relazione sullo stato dei lavori e, soprattutto, sui costi. I cittadini hanno anche diritto di sapere se esistono delle penali per i ritardi, a quanto ammontano. E, infine, di chi è la colpa».

Chiedere il referendum consultivo sulla linea 3 della tramvia è legittimo, ci mancherebbe altro, osserviamo comunque che quest’opera tutta è già stata sottoposta a un referendum ormai diversi anni fa. Al miglioramento dei progetti non c’è mai limite, basta che non si voglia – attraverso queste democratiche iniziative – minare l’intera infrastruttura. Se, infatti, si vuole migliorare la qualità dell’aria non c’è alternativa a opere come la tramvia. Pur nella consapevolezza che non sia risolutiva se non inserita in un più ampio progetto di mobilità sostenibile. Questo è il punto e questa è la vera sfida.

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