[14/08/2007] Parchi

La Lav denuncia gli incendiari per l’uccisione di animali selvatici

ROMA. L’ufficio legale della Lav sta per presentare una denuncia per il reato di uccisione di animali selvatici contro i due incendiari arrestasti nei giorni scorsi da Corpo forestale dello Stato a Latina. La Lega Antivivisezione è intenzionata a costituirsi parte civile contro tutti gli altri arrestati o denunciati per incendio boschivo.

Secondo stime della Lipu, per ogni ettaro di macchia mediterranea bruciato, muoiono in media 400 animali a questo si aggiunge la completa distruzione dell’habitat originario.

Gli animalisti hanno deciso di attivare le denunce a carico degli incendiari sulla base del «presupposto giuridico del dolo eventuale: sebbene la mira principale dell’incendiario sia di distruggere il verde dei nostri boschi, non c’è dubbio che l’incendiario, nel momento in cui appicca il fuoco, è conscio che un enorme numero di animali selvatici moriranno bruciati vivi, tra indicibili sofferenze, senza trovare alcuna via di scampo – ha detto Maurizio Santoloci, direttore dell’ufficio legale Lav - Non si tratta di un fatto eventuale o probabile, bensì di un dato assolutamente certo e non eventuale: il piromane accetta consapevolmente il fatto, certo e non eventuale, di uccidere numerosi animali selvatici, pur se il suo disegno criminale era rivolto a distruggere la vegetazione.

Sussiste, dunque, in concorso con l’art. 423 bis del Codice penale (incendio boschivo doloso), il concorso diretto con il reato di uccisione gratuita di animali, aggravata da inevitabili sofferenze. Inoltre, mettiamo in evidenza che vi è un danno ambientale di ulteriore livello perché la superficie boscata sterilizzata dal fuoco impedisce la riproduzione futura anche delle specie animali eventualmente sopravvissute, con danni incalcolabili».
Un altro legale della Lav, Carla Campanaro, sottolinea che «il reato di uccisione di animali (art.544 bis del Codice penale) è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.

Ci impegneremo affinché l’uccisione di animali conseguente agli incendi boschivi sia perseguita d’ora in poi come autonoma e ulteriore tragica conseguenza degli incendi dolosi e siamo certi di un positivo riscontro della giurisprudenza in proposito: si tratta di una iniziativa doverosa e innovativa, che riguarda la vita di migliaia di animali, e per questo rivolgiamo un appello al Corpo forestale dello Stato e a tutti gli organi di polizia giudiziaria affinché ci segnalino ogni caso di incendiari identificati».

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