[10/08/2007] Parchi

A Latina tornano i pastori incendiari... come ai vecchi tempi

ROMA. Almeno per quanto riguarda la provincia di Latina le cause degli incendi appiccati in questi mesi potrebbero avere in gran parte un’origine “tradizionale” quasi premoderna, rispetto alle motivazioni speculativio-finanziarie che vanno per la maggiore sulla stampa in questi giorni.

Gli agenti del Corpo forestale dello Stato hanno infatti arrestato un pastore di 53 anni mentre tentava di appiccare un incendio un ordigno rudimentale in località Sugherete di San Vito, nel Comune di Monte San Biagio (Latina), è stato anche denunciato a piede libero per favoreggiamento il conducenter dell’auto con la quale i due avevano raggiunto il luogo dove appiccare le fiamme.

Sul pastore, spiega il Cfs «grava un’imputazione per incendio boschivo doloso e per fabbricazione e detenzione di ordigni incendiari, essendo stato trovato in possesso, nel corso dell’arresto, di una sacca contenente ben 17 inneschi pronti a essere utilizzati con effetti disastrosi per la pubblica incolumità e per il patrimonio forestale. L’uomo era stato già denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria, 15 giorni fa, dopo una lunga e intensa attività investigativa da parte del Corpo forestale dello Stato di Latina».

Il dato significativo è che così salgono a 3 gli arresti di in provincia di Latina e la Forestale spiega che «la matrice motivazionale della pastorizia si conferma come la principale causa degli incendi boschivi nella provincia pontina che in questa stagione ha visto divampare più di 150 roghi con una superficie boscata percorsa dal fuoco di 2000 ettari. Proprio per questo il catasto delle aree percorse dal fuoco si conferma strumento di estrema utilità in quanto può consentire di attivare il successivo divieto di pascolo nelle zone di vegetazione distrutte dalle fiamme». Evidentemente gli incendiari sperano proprio sulla mancanza di questo strumento di individuazione territoriale per far prima spazio a nuovi pascoli con la primitiva tecnica del fuoco e poi per portarci le greggi.

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