[06/08/2007] Acqua

Il depuratore di San Colombano non è allacciato... e i costi vanno in bolletta

FIRENZE. Il servizio idrico integrato oltre che del comparto di approvvigionamento delle acque, potabilizzazione e distribuzione, della cui carenza di servizio si sente parlare in modo diffuso in questi giorni, è costituito anche da un altro importante “pezzo” utile per la chiusura del ciclo: quello relativo alla depurazione e restituzione delle acque nell’ambiente.

Questo settore risulta essere quello dove sono necessari i maggiori investimenti in infrastrutture per rispettare gli obiettivi della normativa europea e nazionale in tema di qualità delle acque, ed è probabilmente quello dove sono maggiori i disservizi e le inefficienze anche se non riescono a conquistare le prime pagine dei giornali. Al di la della polemica politica ad aprire un “file” in tal senso nell’area fiorentina, sono i consiglieri provinciali Guido Sensi e Nicola Nascosti e il consigliere comunale Stefano Alessandri, tutti di Alleanza nazionale.

«A causa di un disservizio di Publiacqua lievitano i costi per i cittadini e aumentano le disfunzioni del gestore delle risorse idriche. In particolare stiamo parlando del servizio di spurgo delle acque reflue che l´azienda fornisce ai cittadini a 30 euro al metro cubo. Il costo così elevato del servizio è completamente fuori mercato ed è riconducibile al fatto che Publiacqua manca dell´allacciamento con il depuratore di San Colombano, quindi ogni volta che deve provvedere allo smaltimento delle acque reflue è costretta ad effettuare il trasporto del materiale su gomma fino al depuratore».

I consiglieri di An si soffermano poi sui costi del servizio «Un disagio che comporta un rincaro nei costi per il cittadino e per le aziende del 50% in più rispetto ad un altro gestore. I privati che vogliono evitare di pagare queste 30 euro sono costretti a portare le acque reflue fuori dalla provincia di Firenze aggravando ancor più le spese e i costi dello smaltimento. Siamo quindi a chiedere all´Azienda di adeguare i suoi impianti allo smaltimento delle acque reflue e alla provincia di Firenze di individuare aree idonee per poter effettuare queste operazioni. «Ciò che ci sembra paradossale - concludono Alessandri , Nascosti e Sensi - è che Publiacqua non riesca a fare una politica di investimenti ma allo stesso tempo fa aumentare le tariffe e le spese per i cittadini».

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