[01/08/2007] Urbanistica

Già demolite le villette a schiera abusive di Falerna (Cz)

LIVORNO. Sono state demolite questa mattina le villette abusive di Falerna, come annunciato nei giorni scorsi e per ordinanza di Daniele Menniti, sindaco del piccolo comune costiero in provincia di Catanzaro. Fa notizia, sempre in positivo, anche il fatto che si sia provveduto alla demolizione a soli pochi giorni dall’insediamento delle due case mobili. Presente stamani anche Legambiente con Goletta Verde che ha poi commentato l’evento attraverso le parole di Nunzio Cirino Groccia, della segreteria nazionale dell’associazione ambientalista: «Un’ordinanza emessa ed eseguita con una rapidità davvero esemplare. La determinazione con cui è stato contrastato lo scempio non ha precedenti in Calabria e ci auguriamo apra la strada ad altre coraggiose iniziative di repressione del cemento illegale».

Falerna era già noto alle cronache dell’abusivismo per ospitare lungo il suo litorale la Palafitta e il Trenino, due piccoli ecomostri inseriti da Legambiente nell’elenco dei principali “ricercati” dalle ruspe e oggetto della campagna di denuncia e informazione portata avanti in questi mesi estivi dalla Goletta Verde. Qualche mese fa, era arrivata però la sorpresa dell’ennesima italica furbata: la finta casa mobile.
Un meccanismo semplice: si presenta una Dia al Comune per realizzare su un’area un parcheggio, si attendono le autorizzazioni del caso e quindi si procede a pavimentare la zona come da progetto. A lavori ultimati arriva la sorpresa: invece delle automobili arriva sul terreno un bel camion con al rimorchio una casa, una vera e propria casa con tanto di muri, tetto, terrazzino e ruote. Si sistema la casa secondo l’orientamento migliore, si libera il gancio di traino e il gioco è fatto.

«Di questo passo il parcheggio dello stabilimento balneare può diventare un villaggio turistico con vista mare – ha aggiunto Antonino Morabito, presidente Legambiente Calabria -. Ma dopo quello di Stalettì, sullo Ionio, questo è il secondo caso di abbattimento in provincia di Catanzaro dall’inizio dell’anno. Il che ci lascia finalmente ben sperare, perché nella zona di case abusive, in parte sanate dall’ultimo condono targato Berlusconi, ce ne sono a decine: visibili solo dalla spiaggia perché ben nascoste da una fitta vegetazione».

Insomma, sull’attuale governo si possono dire molte cose, ma di certo è un dato di fatto che almeno dai condoni di berlusconiana memoria si sia passati alle demolizioni. E non è poco.

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