[31/07/2007] Parchi

Liguria: il centro-sinistra chiede di riaprire la caccia nei terreni incendiati...

LIVORNO. Mentre si spengono i roghi appiccati dagli incendiari in tutta Italia, in una delle regioni più colpite storicamente dagli incendi, in Liguria la maggioranza di centro-sinistra che la governa non trova di meglio che presentare una proposta di legge che consente la caccia nelle aree percorse dagli incendi, vietata oggi dalla direttiva nazionale, da poco inasprita anche in questo senso anche per evitare come quelli del mantenimento dei “pascoli” per gli animali selvatici attraverso il fuoco per “pulire” i terreni.

Ad insorgere per primi sono i Verdi della Liguria, che pure fanno parte della maggioranza, in particolar modo la capogruppo Cristina Morelli (nella foto), che è anche la responsabile nazionale del gruppo animali del Sole che ride: «Con la proposta di legge dei consiglieri della maggioranza - ha detto - si vuole di fatto consentire una maggiore pressione sulla fauna, dove gli ungulati sarebbero una preda facile dei cacciatori in aree prive di vegetazione. E non sta in piedi la scusa di salvare la ricrescita delle piante, in quanto per cinque anni la legge 353/2000 vieta in generale l´attività di rimboschimento sostenuta con risorse pubbliche e dove ad oggi non risultano studi tangibili che dimostrano i danni degli ungulati nelle aree percorse dal fuoco. Questa proposta di legge é palesemente in contrasto con una norma di rango sovraordinato e come verdi ci attiveremo in ogni sede per far dichiarare l´incostituzionalità della stessa qualora il Consiglio regionale licenziasse tale proposta. Ritengo non tollerabile dare sempre e soltanto voce alle carabine dei cacciatori per risolvere le eventuali problematiche di sovra numero di animali selvatici. Da diversi anni ormai molte province italiane emanano piani di abbattimento, e ogni anno con un numero sempre maggiore di animali da uccidere».

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