[27/07/2007] Parchi

Portoferraio: Comune e Greenpeace mettono le boe nel mare protetto

PORTOFERRAIO. In pochi lo sanno, ma all’Elba, dove la discussione sull’Area marina protetta impazza, esiste già un tratto di mare dove non si può pescare dal 1971. Si tratta dell’area di tutela biologica dello Scoglietto-Capo Bianco, che negli anni è diventata un vero e proprio pezzo di mar Rosso casalingo, popolato di una miriade di pesci confidenti, proprio davanti alla spiaggia cittadina delle ghiaie la più amata dai Portoferraiesi e dove la leggenda narra sbarcarono gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro.

Il comune di Portoferraio e Greenpeace, insieme alla Lega Navale ed al circolo subacquei Teseo Tesei, ha deciso di porre fine ad uno dei problemi di questa piccola area marina protetta, l’impatto delle ancore sui fondali di posidonia e coralligeno che circondano l’isolotto dello Scoglietto, una delle mete più ambite per le immersioni.

«Il Comune di Portoferraio - spiega il sindaco Roberto Peria – insieme ad importanti realtà associative locali e all’associazione ambientalista Greenpeace, è in procinto di sottoscrivere un protocollo di intesa che sarà subito attuato e che prevede la gestione eco sostenibile dell’area di tutela biologica. Il protocollo è stato trasmesso, per l’adesione, al ministro dell’ambiente, al presidente della regione Toscana e della provincia di Livorno e al parco nazionale».

Inizialmente saranno messi in opera due gavitelli in collaborazione con Greenpeace, che sarà presente a Portoferraio dal 29 luglio al 1 agosto con la nave Rainbow Warrior e all’ Italgest, esclusivista delle “boe intelligenti” MarPark, che metterà a disposizione due ormeggi del sistema Manta-Rei, una tecnica non impattante per l’ecosistema marino, e con il sostegno operativo di Lega Navale e Teseo Tesei. I due punti di attracco verranno monitorati per capire quali siano le reali necessità per un campo boe definitivo.

«E’ motivo di orgoglio, per chi ha creduto nel progetto e quindi per l’amministrazione comunale – dice l’assessore all’ambiente di Portoferraio mArino Garfagnoli - segnalare che è la prima volta a livello nazionale che Greenpeace sottoscrive un protocollo di questo tipo ed è la prima volta che all’Elba viene realizzata una iniziativa simile: i giusti auspici per dimostrare che le aree marine possono e debbono divenire uno strumento di gestione del nostro mare, permettendo e garantendo per tutti una fruizione sostenibile del grande patrimonio naturale dell’Arcipelago».

Il giorno 30 luglio a bordo della Rainbow Warrior è stata prevista una conferenza stampa per la presentazione dei dettagli del progetto alla quale parteciperanno, oltre a Peria e Grafagnoli , Alessandro Giannì, responsabile are di Greenpeace, Anna Marrocco, assessore ai parchi della provincia di Livorno e rappresentanti di Lega Navale Italiana e Circolo subacqueo Teseo Tesei.

Torna all'archivio