[26/07/2007] Energia

Gasdotto, firmato l´accordo tra Italia, Grecia e Turchia

LIVORNO. Firmato oggi a Roma l´accordo intergovernativo per lo sviluppo del corridoio di transito del gas naturale fra Italia, Grecia e Turchia (progetto Itgi). Il corridoio sarà operativo nel tratto Grecia-Italia entro il 2012 e avrà una capacità di trasporto di circa 8 miliardi di metri cubi di gas all´anno. I soggetti coinvolti sono l´italiana Edison, le greche Depa e Desfa e la turca Botas. L’accordo di oggi fa seguito a quello intergovernativo tra Turchia e Grecia del febbraio 2003, per la realizzazione del progetto ITG (Interconnessione Turchia-Grecia), e all’Accordo Intergovernativo tra Grecia e Italia del Novembre 2005, per la realizzazione del progetto Igi (Interconnessione Grecia-Italia).

Il progetto Itgi è costituito dai potenziamenti della rete di trasporto del gas in Turchia, dall’Interconnessione Turchia-Grecia (Itg) attualmente in fase di completamento e dall’Interconnessione Grecia-Italia (Igi) in corso di sviluppo da parte delle società Desfa, per la parte su terraferma in territorio greco, e Depa ed Edison, per la parte sottomarina tra la costa greca e quella italiana. Saranno queste ultime due società a importare il gas in Italia, a seguito dell’esenzione dall’accesso di terzi concessa per il gasdotto Poseidon, con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico il 21 Giugno 2007.

Attraverso l’accordo il progetto contribuisce in modo significativo a: sviluppo delle reti di trasmissione di gas di Turchia, Grecia ed Italia; incremento delle opportunità di commercio di gas naturale tra i paesi consumatori e i paesi produttori situati nelle regioni del Caspio, dell’Asia Centrale, del Medio Oriente e dell’Africa del Nord Est; aumento della sicurezza energetica; diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas naturale; incremento della liquidità dei mercati nei paesi coinvolti.

L’accordo, che ha una durata di 25 anni con meccanismi di rinnovo automatico per periodi successivi di 5 anni, istituisce un Comitato di coordinamento composto dai rappresentanti dei ministeri e dei gestori dei sistemi di trasporto coinvolti con l’obiettivo di monitorare e supportare lo sviluppo e la realizzazione del corridoio Itgi.


«Il progetto Itgi – ha detto il ministro Bersani - grazie allo sforzo congiunto dei nostri Governi e delle imprese Edison, Botas, Desfa,e Depa rappresenta un tassello di rilievo nella strategia di politica energetica che l´Italia sta perseguendo, che ha per obiettivi prioritari la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti nonché la concorrenza, che in Italia abbiamo fortemente voluto con le riforme di liberalizzazione del settore elettrico,e l´integrazione dei mercati del gas».

«Con tali finalità – ha aggiunto - nel corso di questo anno il nostro Governo ha promosso la conclusione di numerosi accordi internazionali per l’interconnessione delle reti di trasporto del gas e dell’elettricità nonché il potenziamento di quelle esistenti, come potete vedere nella mappa proiettata. Ulteriori iniziative a supporto di altri progetti sono già in fase di studio. Con queste azioni l’Italia contribuirà non solo a rafforzare la propria sicurezza degli approvvigionamenti, ma anche ad aprire la strada a un sistema di interconnessioni con i Paesi europei, nell’ottica di un mercato dell’energia realmente integrato a vantaggio dei consumatori europei».

«Con questo accordo – ha proseguito - sarà anche possibile fornire quantità supplementari di gas naturale all’Europa e soprattutto per la prima volta connettere i mercati del gas greco, italiano ed europeo con le grandi riserve di gas dell’area del Caspio. Un contributo concreto, dunque, al rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti dei Paesi europei ed al consolidamento della cooperazione nel settore energetico tra Europa e Turchia».

«Il Governo italiano – ha poi specificato Bersani - continua peraltro a considerare strategici tutti gli altri progetti di nuovi gasdotti e terminali Gnl, ormai in avanzata fase di definizione».

Bersani e il suo ministero quindi portano avanti una politica energetica che, nucleare a parte, punta al massimo della diversificazione. Una strategia comprensibile visti i ben noti problemi di approvvigionamento energetico del nostro Paese. E non è scandaloso che il governo non solo voglia diversificare l’approvvigionamento del gas (dato l’altissimo consumo che ne facciamo tanto da essere primi in Europa), ma anche aspiri probabilmente a diventare l´hub dell’Ue. Dal punto di vista della sostenibilità, però, servirebbe che altrettanto impegno venisse prodotto sul risparmio energetico che, per dirla alla Emma Marcegaglia, è “il primo giacimento”. Per ´ottenere´ il quale c´è ancora molta strada da fare sia da parte dei consumatori, sia da parte dell´industria, che pare abbia perso qualche colpo rispetto ad un passato recente piuttosto virtuoso.

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