[25/07/2007] Parchi

Campi boe a Capoliveri: Verdi e Legambiente chiedono se sia tutto regolare

CAPOLIVERI (Livorno). Dopo l’assalto di Goletta Verde, Legambiente Arcipelago toscano torna alla carica sui campi boe di Mola (nella foto) e Margidore, nel Comune di Capoliveri e davanti alla costa del parco nazionale, con una lettere inviata a regione, provincia, ministero dell’ambiente e comune.

Gli ambientalisti fanno notare che già nel 2005 la regione Toscana, con una nota inviata all’assessore all’ambiente di Capoliveri, Milena Briano, oggi anche vicepresidente del parco nazionale, faceva presente la necessità di salvaguardare, attraverso altre soluzioni tecniche, la prateria di posidonia presente in tutte e due le baie dal posizionamento di catenarie, di "un minimo standard di parcheggio a terra", della necessità di servire l´ormeggio con "raccolta di rifiuti solidi,acque di sentina, contenitore per il conferimento olii e batterie esauste, attrezzature per contenere gli effetti di eventuali sversamenti di carburante dedicata" e di periodica bonifica dei fondali e riteneva che «Sia necessario che il Comune attivi una specifica variante urbanistica che individui a mare ed a terra le aree funzionalmente destinate all´ormeggio; Valuti (il Comune) se non sia necessario procedere ad una valutazione di impatto ambientale, o ad uno screening, di competenza della Provincia di Livorno».

«Non ci risulta – afferma Legambiente - che queste condizioni per la realizzazione dei campi boe, coerentemente richieste dalla Regione e fatte applicare in altri Comuni dell´Arcipelago Toscano per interventi di dimensioni molto più ridotte rispetto a quelli di Mola e Margidore, siano state completamente assolte dal Comune di Capoliveri». Nel 2005 il cantiere del campo boe di Mola era stato fermato dal Corpo forestale dello Stato che aveva constatato l´irregolarità, assenza della variante urbanistica e della Valutazione di incidenza per la presenza di prateria di posidonia e del nulla-osta del parco nazionale.

Nonostante questo i lavori sono ripresi, ricontestati, risospesi dopo il blitz di Goletta Verde e poi rapidamente terminati.

Legambiente chiede a tutti gli enti interessati di sapere: «Se quanto già realizzato ed in corso di realizzazione a Margidore ed a Mola sia conforme agli strumenti urbanistici del comune di Capoliveri o se siano state nel frattempo approvate dal comune di Capoliveri e successivamente dalla regione Toscana varianti urbanistiche ad hoc; se il comune di Capoliveri e i realizzatori delle strutture abbiano rispettato i vincoli ambientali di tipo regionale, nazionale ed europeo ricadenti sulle aree in questione e gli standard di servizi richiamati dalla nota regionale; se la Provincia di Livorno sia stata coinvolta in una valutazione di incidenza o in uno screening delle due aree di mare che ospitano praterie di Posidonia oceanica; se l´Ente parco nazionale dell´Arcipelago toscano abbia rilasciato i necessari nulla-osta, anche per quanto riguarda la realizzazione dei lavori effettuati sul proprio territorio e partendo dallo stesso; In quale modo, nel caso di non ottemperanza di quanto scritto nella nota regionale del 19.10.2005 e delle varie competenze degli enti interessati, le SS.VV. intendano intervenire, esercitando i poteri di controllo previsti, per far rispettare quelle norme e procedure di legge che parrebbero essere state ignorate in tutta questa vicenda».

L’allarme di Legambiente Arcipelago è stato raccolto dal capogruppo dei Verdi in regione Toscana. Martio Lupi che già il 26 marzo aveva presentato una interrogazione per sapere se i lavori allora in corso di realizzazione a Margidore avessero i necessari nulla-osta del parco nazionale e fossero conformi agli strumenti urbanistici di Capoliveri, mentre oggi Lupi ha presentato una nuova interrogazione che riprende le argomentazioni di Legambiente e chiede se anche per il nuovo campo boe “assaltato” da Goletta Verde il 7 luglio ci siano «tutti i necessari nulla-osta ed autorizzazioni da parte della regione Toscana e del parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano; Se il campo boe in fase di realizzazione sia conforme agli strumenti urbanistici del Comune di Capoliveri, ricordando che per gli stessi sono entrate in vigore ormai da anni le norme di salvaguardia, non avendo il comune approvato in maniera definitiva il Piano strutturale; se il campo boe in fase di realizzazione sia realizzato in conformità con i vincoli ambientali esistenti nell’area».

Mola, oltre che ad essere inclusa nel parco nazionale, è una delle ultime zone umide dell’Arcipelago toscano, fa parte della Zona di protezione speciale “Elba Orientale” ed è un Sito di importanza regionale.

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