[20/07/2007] Rifiuti

Rifiuti di Bagnoli, Kutufà sul trasferimento a Piombino: «Fondamentali partecipazione e garanzie»

LIVORNO. I rifiuti di Bagnoli a Piombino sono stati al centro del dibattito del consiglio provinciale di oggi. Una discussione che si è protratta per quasi tutta la mattina con circa dieci interventi. Il presidente Giorgio Kutufà, che durante il consiglio aveva al suo fianco il sindaco di Piombino Anselmi e il presidente dell’Autorità Portuale di Piombino Guerrieri, si è detto complessivamente soddisfatto della seduta. Al termine della quale comunque non è stato votato alcun documento, né ordine del giorno sulla materia.

«E’ stato un dibattito serio senza punte di polemiche particolari – comincia Kutufà - . Intorno al progetto non ho visto pregiudizialmente nessuno contrario. Ho notato un atteggiamento costruttivo anche da parte dei più critici. Il punto è che il consiglio vuole giustamente essere informato e conoscere meglio i dettagli dell’operazione».

«A conclusione del dibattito – prosegue - ho detto che da parte mia che sono presidente della Provincia che opera su mandato degli elettori, ma che sono anche parte dello Stato italiano devo prendere in considerazione e capire una proposta che mi viene fatta dal Governo. Una proposta appunto che non è stata sollevata dal territorio, ma che evidentemente serve al Governo per risolvere una situazione di un altro territorio. Poi va valutato bene il fatto di quale tipo di beneficio questa operazione porta a Piombino, ovvero il rafforzamento del porto e la 398. E in questo senso la possibile accelerazione per la realizzazione di opere che servono per la competitività di questo territorio, è una cosa che giudico non negativa. Prima di firmare, però, ci sono due elementi fondamentali: partecipazione e garanzie. Garanzie come il fatto che non arriveranno i rifiuti pericolosi. Garanzie sullo stoccaggio, ovvero che quando questo materiale dovesse arrivare avremmo un’area già pronta. Garanzie sulla gestione e per questo faremo analisi sui fangi sia in partenza sia all’arrivo. Garanzie infine sulla Tap».

«Un altro elemento – aggiunge Kutufà – che ho voluto sottolineare è che questa operazione che dovrebbe appunto accelerare la realizzazione della 398 non è in contrasto con il corridoio tirrenico, per il quale noi siamo favorevoli, bensì rende ancor più essenziale la sua realizzazione».

Luciano Giannoni, di Rifondazione Comunista, ha detto che questa operazione è paragonabile “a un povero che accetta tutto pur di lavorare”. Il presidente Kutufà respinge questa accusa: «Non è così, è il Governo che ci ha fatto questa proposta e siccome può portare dei benefici per il territorio noi la stiamo discutendo e si deciderà solo se ci saranno le garanzie. Il clima in consiglio, comunque, non mi è parso barricadiero».

Al di là dei benefici eventuali di questa operazione, restano diversi interrogativi sulla razionalità di questa decisione. Il Governo spenderà una cifra enorme per spostare rifiuti da Napoli a Piombino nonostante a Napoli quei rifiuti servano, a Piombino ce ne siano di identici e in grande quantità (quelli della Lucchini) e la piattaforma che quei rifiuti dovrebbe trattare non sia ancora pronta (Tap). Su questo anche Kutufà non nasconde qualche dubbio: «Posso azzardare che a Napoli, dove ha fallito persino Bertolaso, forse vedano migliore la possibilità di portare questi rifiuti altrove. Le domande me le pongo anch’io, ma mi sembra che in Italia non sia certo la prima volta che si fanno scelte sui rifiuti».

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