[20/07/2007] Parchi

Spring Alive: migrazione degli uccelli anticipata di 13 giorni

LIVORNO. Al progetto europeo Spring Alive! di BirdLife International hanno partecipato 16mila volontari di 32 Paesi europei che, collegandosi online da febbraio a oggi, hanno fornito i dati dell’arrivo degli uccelli migratori nelle varie località del nostro continente. Secondo la Lipu, che ha curato in Italia questo nuovo tipo di birdwatching che dà in tempo reale i dati via Internet, «La primavera del 2007, la più calda dal 1800 a oggi, ha fatto anticipare di 13 giorni l’arrivo degli uccelli migratori in Europa».

Da febbraio in poi sono cominciare ad arrivare, risalendo da sud verso nord mari e terre, le quattro specie simbolo della Primavera scelte da Spring Alive!: la rondine, il rondone, il cuculo e la cicogna bianca.

Il progetto ha ottenuto buoni risultati nelle scuole italiane: il 70% dei bambini partecipanti tra gli 8 e i 14 anni hanno imparato a conoscere il fenomeno della migrazione, un altro 70% ha capito che per salvare gli uccelli bisogna proteggere l’ambiente.

«Sebbene i risultati non abbiano una base scientifica, il progetto conferma quanto gli scienziati vanno affermando da tempo: il clima si sta surriscaldando e i cambiamenti in atto – spiega Chiara Manghetti, coordinatrice per l’Italia di Spring Alive! - influenzano l’arrivo degli uccelli migratori, che quest’anno, infatti, hanno solcato i cieli europei con 13 giorni in media di anticipo rispetto alla norma. Si tratta di un progetto di educazione ambientale che si pone lo scopo di rendere chiari e comprensibili a tutti, bambini e adulti, alcuni concetti che a volte risultano complessi, e di rendere partecipi le persone di uno studio che negli anni potrà dare indicazioni sull’influenza dei cambiamenti climatici sulla migrazione degli uccelli.

«Gli uccelli sono i principali indicatori dello stato dell’ambiente – conclude Manghetti – e il fatto che siano state notate delle anomalie nei tempi della migrazione significa che l’ambiente è sotto pressione». In Italia il maggior numero di osservazioni sono state fatte in Lombardia, nel Lazio e in Toscana. La specie più vista è stata il rondone, seguito dalla rondine.

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