[16/07/2007] Rifiuti

Firenze e bottiglie di vetro, Malavolti: «Introduciamo la legge del vuoto a rendere»

FIRENZE. In città la questione della sicurezza dei cittadini si incrocia con quella dei rifiuti. Nei giorni scorsi il Comitato per l’ordine pubblico presieduto dal prefetto ha vietato la vendita di bottiglie di vetro per asporto dalle 22 alle 5 in tutto il Centro storico, per scongiurare l’eventuale utilizzo del materiale come arma nelle frequenti risse che caratterizzano le notti fiorentine.

Buoni i risultati nei primi giorni del provvedimento, anche se a macchia di leopardo. In piazza Vittorio Veneto, forse qualche decina di metri fuori dal Centro storico, ma comunque la porta al glorioso parco delle Cascine, alle 9 di mattina di domenica 15 luglio lo spettacolo era a dir poco deprimente: un tappeto di bottiglie di vetro rimaneva a testimoniare, insieme a qualche consumatore, i bagordi della notte. Tra i passanti, il cui sentimento prevalente era un misto di sdegno e rabbia, vi era comunque la consapevolezza che a pagare la pulizia della piazza sarebbero stati loro.

Per risolvere il problema, che non è solo di ordine pubblico ma anche ambientale e di costi di servizio, arriva una proposta intelligente da parte di Gregorio Malavolti, consigliere di sinistra democratica: «Per ridurre la marea di bottiglie che si trovano in giro la notte servirebbe approvare una legge nazionale sul vuoto a rendere. In altri paesi le bottiglie, di vetro come di plastica, così come anche i bicchieri vengono ceduti richiedendo un contributo come cauzione, dagli 8 centesimi, ai 25 fino anche a più di 1 euro in contesti particolari come feste all´aperto. Nei rari casi in cui il vuoto non venga riscosso - continua Malavolti - i soldi lasciati in cauzione servono proprio per pulire e recuperare i rifiuti. Di bottiglie di plastica e vetro in giro, che rivestono così un valore economico, ne rimangono ben poche. Qui in Italia è la collettività a pagare per chi lascia le bottiglie per terra. Introducendo una legge sul vuoto a rendere ridurremmo di molto i rifiuti con un notevole beneficio ambientale, avremmo un consistente risparmio nello smaltimento dei rifiuti e nella pulizia della città e produrremmo posti di lavoro aggiuntivi».

Malavolti poi invita l’amministrazione fiorentina, attraverso il sindaco e presidente nazionale Anci, a farsi promotrice di una norma in tal senso «Il comune di Firenze deve essere in prima fila per chiedere che venga approvata una legge nazionale in questa direzione. In assenza di una legge nazionale l´iniziativa del vuoto a rendere sia per vetro che per plastica questa modalità può e deve essere introdotta in situazioni particolari, come ad esempio durante i concerti, le feste, i grandi eventi. E´ importante ricordare che l´ordine del giorno da me proposto ed approvato dal consiglio comunale il 19 marzo scorso, impegna l´amministrazione a portare avanti, in occasione dell´Italian Wave Love Festival, iniziative di minimizzazione dei rifiuti come il vuoto a rendere» conclude il consigliere di Sinistra democratica.

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