[13/07/2007] Energia

Ma non avrete fatto dell´eolico una sorta di religione?

LIVORNO. Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di un lettore.

Cosa vuol dire nell´articolo di oggi (13/07/2007) Legambiente a Italia Nostra: «Scoraggia ogni specifico progetto»: "un mini-eolico con unica pala di 30 metri nella zona del Parco dell´Uccellina" ?

Le torri eoliche si caratterizzano per altezza del palo (metri) diametro della circonferenza spazzata dalle pale (metri), potenza elettrica del generatore, generalmente piazzato in testa al palo (kWatt).Per farsi un´idea dell´installazione all´Uccellina sarebbe utile sapere se l´altezza massima (palo +1/2 diametro dell´area spazzata) è 30 metri oppure se di 30 metri è la lunghezza di una pala (quindi diametro oltre 60 metri).

La precisione e la chiarezza dovrebbero essere un impegno per chi fa informazione, soprattutto se rivolta al grande pubblico.

Fate poi la prova del 9: perché su Alpi e Prealpi, notoriamente ventose, non vengono installati generatori di grossa taglia, mentre quasi tutte le baite e i rifugi ne hanno uno mini, generalmente ad asse verticale, silenzioso e poco invasivo (ad es. quelli Ropatec - www.ropatec.com)? Forse il paesaggio alpino merita più tutela di quello toscano, pugliese siciliano o sardo, o le comunità e le amministrazioni locali sono più abituate a non farsi abbindolare e a non scambiare un modesto vantaggio economico con un potenziale danno pressoché permanente? Ritengo che sia necessario valutare caso per caso, e se sorgono perplessità dire decisamente no. Ad esempio l´eolico offshore non è certamente invasivo, ma non dovrebbe essere visibile dalla costa (ovviamente con l´osservatore a livello del mare): ci si abitua ai tramonti tra i ferracci, ma vedere il sole sparire all´orizzonte incendiando il mare è uno spettacolo per tutti, e per di più gratis.

Spendendo gli stessi soldi per il risparmio energetico nelle abitazioni (facendoseli magari prestare dalle banche senza tassi di rapina e con garanzie collettive) quanta energia si risparmierebbe? Ci guadagnerebbero i cittadini e la collettività e le soluzioni potrebbero anche migliorare il patrimonio edilizio risanando intere zone. Certo è un po´ più complicato che guadagnare titoli di efficienza energetica distribuendo lampade a basso consumo e ugelli per i rubinetti nelle fiere, che nessuno sa se verranno installati. Nell´Oregon nel 1990 Pacific Power faceva sostituire dai letturisti del contatore nelle abitazioni le lampade a incandescenza, che venivano distrutte sul luogo, con lampade a risparmio energetico, che allora erano anche piuttosto care (le facevano GE, Osram e Philips, e non ancora i cinesi). Perché noi restiamo sempre pressappochisti, provinciali e un po´ quaqquaraqà, e si fanno le cose solo mascherando i vantaggi che qualcuno persegue per sé, spacciando la cosa possibilmente per altro?

La posizione di greenreport è: risparmio, efficienza, energie alternative (eolico compreso) e gas come fonte transitoria: il tutto fatto nel migliore dei modi possibile. Che però non può essere il ´benaltrismo´ perché altrimenti ci teniamo petrolio e carbone (con il nucleare importato da Svizzera e Francia)

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