[12/07/2007] Rifiuti

Sodano (Rc), sui rifiuti di Bagnoli a Piombino: se fatta in sicurezza, non sono contrario all´operazione

LIVORNO. «Entro luglio voglio di nuovo ascoltare in audizione le autorità piombinesi». Così il presidente della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato Tommaso Sodano, assicura una maggiore attenzione sull’operazione di trasferimento a Piombino dei rifiuti dell’ex area siderurgica napoletana di Bagnoli.

«Avevo fatto un’indagine conoscitiva alcuni mesi fa – continua Sodano – in quella audizione l’Autorità portuale di Piombino insistette per avere tutta la quantità del materiale proveniente dalla colmata di Bagnoli, spiegando che loro avevano il problema di riempire le loro vasche e che quindi gli era necessario».

Senatore, sa che la Lucchini di Piombino produce ogni anno circa un milione di tonnellate di rifiuti derivati dalle lavorazioni siderurgiche che sono dello stesso tipo di quelli che provengono da Bagnoli?

«In effetti io ritengo che i rifiuti meno si spostano e meglio è, semplicemente perché quando si spostano in un modo o nell’altro ci si infila sempre la malavita. In questo caso però sono certo che da parte di tutti ci sarà la massima attenzione: l’importante è che l’operazione sia fatta con la massima garanzia per le comunità, ovvero in totale sicurezza. In questo caso si tratta di spostare questo materiale in vasche di cemento assolutamente impermeabili, che quindi non provocherà danni né all’ambiente né alle persone. Informare bene i cittadini è fondamentale».

I cittadini piombinesi sembrano già piuttosto informati e attraverso i loro rappresentanti politici, anche del suo partito, di Rifondazione, hanno evidenziato diverse contraddizioni in questa operazione tanto voluta dal ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.

«Il tema dell’informazione e del coinvolgimento dei cittadini è fondamentale, basta vedere cosa sta accadendo con l’emergenza rifiuti in Campania. In ogni caso tutte le scorie degli impianti di Bagnoli saranno messe in sicurezza, se i blocchi vengono isolati non creano alcun problema all’ambiente e ai cittadini».

Ammettiamo la massima attenzione nell’impermeabilizzazione delle vasche e nel trattamento dei rifiuti e dunque la possibilità di evitare impatti ambientali, il dato curioso è che questo materiale che dovrebbe venire da Napoli ( e che servirebbe anche al porto di Napoli) è dello stesso tipo e quantità di quello che produce ogni anno la Lucchini. D´altronde un paio di mesi fa la Guardia di finanza ha sequestrato 35 ettari di discarica abusiva all’interno dell’area Lucchini.
«Non so, se l’operazione viene fatta in massima sicurezza io non sono pregiudizialmente contrario. D’altra parte la richiesta di avere questi fanghi è arrivata a più riprese da parte delle autorità di Piombino e quindi piuttosto di utilizzare materiale vergine sembrava una buona operazione. A questo punto forse converrà che fissi una nuova audizione con le autorità piombinesi».

L’accordo è già stato firmato il 5 luglio dal ministro e dalle autorità napoletane. In Toscana invece è stato chiesto di aspettare, proprio oggi a Piombino è in programma un consiglio comunale aperto sul tema. Lei quando pensa di fare questa nuova audizione?
«A questo punto assolutamente prima della fine di luglio».

Intanto a Piombino è in corso da stamani un consiglio comunale aperto. L’ordine del giorno: «Accordo di programma quadro per gli interventi di bonifica negli ambiti marino-costieri presenti all’interno di siti di bonifica di interesse nazionale di Piombino e Napoli Bagnoli-Coroglio». Partecipa all’incontro il direttore generale del Ministero dell’ambiente Gianfranco Mascazzini.

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