[11/07/2007] Urbanistica

Estrazione di C02 a Montespertoli, Marcheschi (Fi): «La giunta non sottoscriva il protocollo d´intesa con la Sol»

LIVORNO. «Le dichiarazioni dell’assessore Artusa ci lasciano sconcertati. L’assessore allarga le braccia di fronte alla autorizzazione concessa dalla Giunta Regionale alla multinazionale Sol spa e motiva, una scelta politica, aggrappandosi a cavilli giuridici».

Così il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Marcheschi (Nella foto) alla risposta dell’Assessore all’ambiente Marino Artusa chiamato in causa per l’autorizzazione rilasciata alla multinazionale Sol spa per l’impianto di estrazione di CO2 di Acquabolle nel Comune di Montespertoli.

La decisione – come riportato anche da greenreport nei giorni scorsi – era stata criticata duramente anche dalla Margherita regionale e dai Verdi della provincia di Firenze.

Il consigliere azzurro ha collegato al question time una mozione, votata all’unanimità, che impegna la Giunta a non firmare il Protocollo d’intesa tra la Regione e Sol spa allegato alla delibera di Giunta n. 453 del 19.06.07.

«Purtroppo l’unanimità sulla mozione è una vittoria di Pirro, una vittoria a metà. Dando l’autorizzazione la Giunta ha dimostrato di non tenere conto della sovranità delle assemblee elettive né dell’assemblea regionale né del comune di Montespertoli che si erano già espresse sulla vicenda negativamente mesi fa. Anche i consiglieri di maggioranza Lupi e Parrini sono stati, oggi, palesemente sconfessati dal proprio Assessore. Mi auguro per il bene della cittadinanza di Montespertoli che questa volta la Giunta oltre alla contrarietà a parole faccia seguire la contrarietà con i fatti non sottoscrivendo il Protocollo d’intesa con la società Sol».

«Mi auguro, inoltre, - conclude Marcheschi - per la nostra regione che a breve venga approvato il tanto atteso Pier (piano d’indirizzo energetico regionale, scaduto da ben 3 anni) così da definire il fabbisogno energetico e le fonti di approvvigionamento strategiche prima di piegarsi nuovamente di fronte alle richieste estrattive di nuove multinazionali».

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