[11/07/2007] Comunicati

Progetti Life Natura per il porto di Livorno

LIVORNO. L’Autorità portuale ed il Comune di Livorno, con la consulenza di Sintesis, stanno sviluppando progetti Life Ambiente proprio sul tema del water-front portuali, una cosa poco nota al di fuori del novero degli addetti ai lavori, anche se su questo tema negli anni passati sono stati attivati moduli professionalizzanti con la collaborazione della facoltà di architettura dell´Università di Firenze, e adesso si sta lavorando ad un vero e proprio master universitario. Ne parliamo con l’ingegner Mario Morretta di Sintesis.

Cosa è questo progetto Life, e cosa c’entra l’ambiente?
«In realtà si tratta di due progetti sviluppati autonomamente l’uno dall’altro – spiega Morretta - Il primo si chiama “Simpyc” ed è stato promosso congiuntamente dalle autorità portuali e dai comuni di Livorno, Valencia e Tolone. Vuole rappresentare un approccio ai punti critici tra l’area porto e quella della città, un’occasione di studio per poter individuare le convivenze possibili tra le realtà portuali di tre città dove il porto si fionde con l’ambito urbano»

E quale è il fine del progetto?
«Quello di cercare una metodologia per affrontare le problematiche che si presentano e costruire uno strumento di programmazione territoriale e ambientale per affrontarle, mitigarle e risolverle».

L’altro progetto cosa riguarda?
«Si chiama Nomeports, ed è indirizzato alla gestione del rumore in ambito portuale. E’ atato promosso dall’Autorità portuale di Amsterdam, in Olanda, che ha coinvolto altre Ap, tra cui quella di Livorno. Si vuole verificare i punti di criticità per il rumore in grandi aree portuali e ridurne l’impatto sulla città».

A che punto siete con i due progetti Life Natura?
«Con Simpyc stiamo analizzando tre aspetti ambientali specifici: impatto sul paesaggio, qualità dell’aria e, anche qui rumore, per ridurre l’impatto del porto sull’ambiente cittadino. Nomeports ha portato all’applicazione nelle aree portuali della direttiva europea 2002/49/CEE, quella sui rumori, la quale ha un nuovo approccio per individuare e caratterizzare le fonti di rumore. Con Nomemport siamo all’avanguardia nell’applicazione della direttiva Ue nei porti».

Come mai Livorno è stata coinvolta in questi due progetti?
«E’ importante sottolineare che il comune e l’Autorità portuale di Livorno sono stati scelti a livello internazionale per lo sviluppo di questi importanti progetti perché il nostro territorio ha dimostrato capacità professionali e progettuali che altri non hanno, altrimenti non saremmo in un progetto Life Natura come Simpyc, che ha un respiro Mediterraneo, e in Nomeports che coinvolge le più grandi realtà portuali del nord europa come Amsterdam, Rotterdam, Oslo, Brema ed Amburgo. L’Autorità portuale di Livorno ci ha creduto fin dal 2002, questo ha portato ad accumulare competenze e conoscenze che sono riconosciute a livello europeo. Ad esempio, l’Autorità portuale di Livorno è l’unica in Europa che ha la registrazione Emas ed alcune aziende portuali livornesi sono certificate ISO 14001, questo ha posto il pole position nazionale il porto di Livorno ed ha sollevato l’interesse degli altri grandi porti europei a collaborare e progettare insieme».

Torna all'archivio