[09/07/2007] Urbanistica

Edilizia sostenibile, a Prato si cerca di modificare il regolamento urbanistico

PRATO. La sfida urbanistica del futuro in ambito urbano è quella del maggior impiego della bioedilizia nella costruzione di nuove abitazioni, in modo da renderle meno energivore ed in modo da sfruttare al meglio le possibilità offerte dai materiali innovativi. Ma migliorare la qualità urbanistica delle città è possibile anche usando accorgimenti nelle ristrutturazioni edilizie.

Questo tema è oggi in discussione in quarta commissione consiliare (ambiente e territorio), presieduta da Tommaso Rindi, dove l’assessore all´urbanistica Stefano Ciuoffo presenta le proposte di modifica al Regolamento urbanistico del comune di Prato. Tra le ipotesi principali illustrate, che costituiscono il primo passo verso la variante al Regolamento, vi è il raddoppio degli standard di ristrutturazione: oggi il rapporto da rispettare è di 9 metri quadrati di spazi pubblici a verde o parcheggi ogni 100 metri cubi di volumi da ristrutturare, una soglia che la proposta dell´assessorato vorrebbe portare a 18 quadrati, con l´alternativa per l´impresa costruttrice di monetizzare il vincolo versando un importo equivalente al comune affinché realizzi gli spazi pubblici nella zona.

Un´altra proposta riguarda la possibilità di sostituzione edilizia di un immobile, oggi non permessa, con la totale demolizione e ricostruzione anche con un nuovo progetto e una nuova sagoma: «Questa novità contribuirà a creare una città nuova con costruzioni di maggiore qualità urbanistica, spiega l´assessore Ciuoffo, - svincolandosi dall´idea che debba comunque mantenere il profilo della fabbrica. Il nostro obiettivo - continua l´assessore - è trovare il punto di equilibrio tra una maggiore qualità urbanistica e una facilitazione dei processi di evoluzione della città, in modo da non renderli antieconomici e poco utili al rinnovarsi del distretto».

Queste prime indicazioni, non appaiono particolarmente incisive: tra l’altro verde e parcheggi sembrano messi sullo stesso piano. I contenuti della futura variante dovranno essere più cogenti se le ristrutturazioni vogliamo che rappresentino occasione di riqualificazione urbana.

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