[03/07/2007] Rifiuti

Ma il sindaco: «L´eventuale firma solo dopo un confronto con la città»

PIOMBINO (Livorno). Mentre a Piombino i gruppi di minoranza (Rifondazione insieme a Lista civica e An) tenevano una conferenza stampa unificata per esprimere il loro no (nel metodo soprattutto, ma anche nel merito) al trasferimento dei fanghi della colmata di Bagnoli (Napoli) a Piombino, il sindaco Gianni Anselmi era a Roma proprio per incontrare il ministro Pecoraro Scanio e avere ulteriori garanzie in merito all’operazione. «Le bozze del protocollo si sono susseguite rapidamente, era complicato avere un punto fermo, ma era anche necessario per poter affrontare la questione limpidamente. In ogni caso ci tengo a sottolineare che io non ho mai avuto idee di firmare senza prima una discussione con tutta la città».

Per quanto riguarda la conferenza di stamani a cui hanno preso parte Rifondazione, An e Lista civica di centrodestra il sindaco si limita a prenderne atto: «E’ tanto legittima quanto anomala per la sua composizione – dice – Comunque prima della firma definitiva faremo un consiglio comunale aperto. Nello stesso tempo non nascondo che in questa cosa ci siano grandi opportunità per il porto e per la città, ma ovviamente prima è necessario avere tutte le garanzia ambientali del caso».

Garanzie e punti fermi che Anselmi sintetizza così: «Volumi in vasca disponibili anche per i nostri rifiuti, ruolo della Tap e 398. E le dirò di più: i rifiuti da Bagnoli trattati dalla piattaforma Tap e trasformati in Cic potrebbero essere utilizzati non solo per il sottofondo della 398, ma anche dell’autostrada tirrenica quando e se, come mi auguro, partirà».

Per quanto riguarda un possibile accordo siglato da Asiu con Agrideco di Scarlino per il trattamento dei rifiuti pericolosi (come affermato dal consigliere Natale della Lista civica), Anselmi non ne sarebbe a conoscenza. Ipotesi smentita anche dal presidente di Asiu Fulvio Murzi: «Non è stato firmato assolutamente nulla - dice - Noi studiamo a 360 gradi tutte le opportunità che abbiamo, ma ad oggi questo accordo proprio non esiste».

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