[03/07/2007] Comunicati

Contabilità ambientale, verso il ddl e la sperimentazione nella prossima finanziaria

LIVORNO. A distanza di sette anni dalla proposta del senatore Ds Fausto Giovanelli, è notizia di ieri che la commissione sulla contabilità ambientale presso il ministero dell’economia ha messo a punto una delega al governo per istituire un sistema di contabilità ambientale che integri gli atti di programmazione economico-finanziaria e di bilancio dello stato e di regioni, province e comuni per assicurare la conoscenza, la trasparenza dell’azione di governo rispetto ai principi dello sviluppo sostenibile.

La chiusura dei lavori della commissione è stata annunciata (vedi Italia Oggi) dal sottosegretario all’economia Paolo Cento con il quale abbiamo approfondito la questione. Diverse le notizie degne di interesse, tra le quali il fatto che la contabilità ambientale sarà fatta comunque in via sperimentale anche se non dovesse essere approvato il ddl e che conterrà i flussi di materia.

Sottosegretario Cento, a che punto siamo con il ddl delega?
«Mi pare di poter dire che sia finita questa parte di lavori. La delega è stata consegnata al ministro Padoa Schioppa e ora spetterà al consiglio dei ministri esaminarla. La contabilità ambientale è uno strumento di efficienza ecologista che mira a integrare il sistema di contabilità economica per perseguire gli obiettivi di sostenibilità dello sviluppo e quindi misurando gli impatti sull’ambiente. Questa proposta fa uscire l’ambientalismo da una sua propria settorialità e lo fa entrare nella politica economica».

Il prossimo passaggio sarà quello di concretizzare questa proposta nella finanziaria che quindi dovrebbe avere un collegato ambientale.
«Più che altro si tratta di far partire il ddl e che abbia un iter parlamentare rapido. E’ già comunque previsto che nella prossima finanziaria ci sia comunque la sperimentazione della contabilità ambientale anche se non dovesse essere approvata».

Insomma, a sette anni di distanza dalla proposta di Giovanelli, qualcosa si sta davvero muovendo.
«La novità è che non è più solo la proposta del parlamento ma viene direttamente dal governo. Inoltre Giovanelli ha lavorato a questo delega e quindi parte di quel lavoro è stato anche recuperato».

Per una contabilità ambientale vera, servono però indicatori universalmente riconosciuti e condivisi.
«E’ infatti questa la sfida più importante. Ovvero quella di dare valenza tecnico-scientifica ai parametri statistici ambientali come quelli di Apat e Istat e metterli in collegamento con gli altri parametri economici».

Nella contabilità ambientale ci saranno anche i flussi di materia?
«Certo, sono già previsti anche nella eventuale sperimentazione».

La notizia soddisfa anche il wwf: «L´intervento governativo per ottenere una contabilità ambientale - ha detto il direttore scientifico dell´associazione ambientalista Gianfranco Bologna - è un fondamentale passo in avanti per tutte le altre politiche integrate di sostenibilità ed è fondamentale anche per spronare tutti coloro che amministrano o governano il nostro paese a rendersi sempre più conto del "valore" della natura, che i sistemi classici di contabilità nazionale finora non hanno preso in considerazione».

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