[27/06/2007] Comunicati

Verso un Dpef votato alla sostenibilità?

LIVORNO. C’è in corso la definizione del Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef), strumento che dovrebbe preannunciare quelli che saranno gli i orientamenti della prossima finanziaria. Già i Verdi avevano anticipato misure per impostare una finanziaria verde, oggi due commissioni alla Camera, Ambiente e Bilancio, hanno presentato una risoluzione per impegnare il Governo alla definizione di un Dpef fortemente improntato alle tematiche ambientali. Misura quanto mai urgente, visti anche gli eventi che hanno flagellato l’Italia, soprattutto al sud in questi giorni, a causa di un clima ormai fuori rotta.

L’obiettivo della risoluzione presentata oggi dai presidenti Duilio e Realacci rispettivamente delle Commissioni bilancio e ambiente della Camera e sottoscritta da altri parlamentari, è quindi che le strategie per far fronte all’emergenza climatica e rispettare gli obiettivi di Kyoto entrino nell’ingranaggio del sistema paese e che il prossimo Dpef dia l’orientamento necessario.

«E’ necessario – spiega Realacci – che nel prossimo documento di programmazione economica e finanziaria sia data ampia rilevanza alle questioni ambientali. Abbiamo un gravissimo ritardo da recuperare per rispettare gli obiettivi di Kyoto e i nuovi parametri fissati dall’Unione Europea sulle emissioni di Co2 impongono scelte drastiche. Se non vogliamo incorrere in pesanti sanzioni economiche, ma soprattutto si vuole dare una svolta rispetto alla centralità delle questioni ambientali nella pianificazione delle strategie economiche e politiche del nostro paese, bisogna cambiare registro una volta per tutte. Basta considerare l’ambiente una questione a sé stante. E’ una visione retriva, senza futuro».

Nel testo della risoluzione congiunta si richiama come auspicabile la definizione degli orientamenti di fondo per poter utilizzare al meglio strumenti quali le misure di incentivazione e le agevolazioni fiscali per l´utilizzo delle tecnologie ambientalmente più sostenibili.

In particolare si impegna il Governo a valutare, ai fini della predisposizione del prossimo Dpef, l´opportunità che gli interventi per il potenziamento delle infrastrutture tengano conto dell´esigenza di orientare in termini ambientali le politiche ad essi rivolte, con particolare attenzione a favorire un minore ricorso al trasporto su gomma. Così come si richiama all´opportunità di privilegiare l´adozione di forme di incentivazione fiscale o di agevolazione per l´utilizzo di tecnologie caratterizzate da una maggiore sostenibilità ambientale.

Privilegiando in particolare le misure per il risparmio energetico in edilizia e per la rottamazione dei veicoli più inquinanti, che anche in base ad esperienze pregresse, si dimostrino più idonee a garantire risultati significativi a parità di oneri per la finanza pubblica.

L’augurio è che Realacci si ricordi rispetto agli orientamenti e alle richieste da inserire nel Dpef, anche della promessa fatta a greenreport, dell’attenzione al risparmio di materia oltre che a quello di energia. Per incentivare con strumenti, risorse e scelte fiscali, anche questo aspetto del metabolismo industriale importante quanto quello relativo al risparmio energetico, ma che a differenza di questo non è ancora assunto a tema di interesse né nel campo della ricerca, né nel campo delle politiche industriali.

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