[27/06/2007] Urbanistica

Certificazioni energetiche delle case, ci pensa Docet

ROMA. Il Cnr e l’Enea hanno messo a punto “Docet”, uno strumento per calcolare il fabbisogno energetico di edifici o appartamenti esistenti, che dovrebbe semplificare le certificazioni energetiche degli immobili, obbligatorie dal 2009.

«Bastano poche e semplici informazioni – spiegano i ricercatori che hanno messo a punto il software - dall’anno di costruzione, al numero dei piani fino al tipo di esposizione, per sapere a quale “classe energetica” appartiene la nostra abitazione e cosa fare per migliorarne le prestazioni dal punto di vista energetico e ambientale, ottenendo così un notevole risparmio».

Col modello di calcolo “Docet” sviluppato dall’Istituto per le tecnologie della costruzione (Itc) del Cnr di San Giuliano Milanese e dall’Enea, sarà quindi possibile produrre anche per gli edifici residenziali esistenti l’attestato di certificazione energetica.

«Un documento, questo, previsto dalla direttiva comunitaria 2002/91/CE - spiega Italo Meroni, ricercatore dell’Itc-Cnr - che vuole promuovere la definizione di metodi semplificati per la certificazione in modo da minimizzare gli oneri per gli utenti e diffondere la cultura dell’efficienza energetica ed ambientale attraverso il coinvolgimento di costruttori, progettisti, ricercatori e utenti».

Per ora l’attestato di classificazione energetica dell’edificio e di fabbisogno annuo di energia primaria è richiesto solo per le nuove costruzioni, che costituiscono circa l’1%-2% del parco edilizio, «Ma dal 2009 diverrà obbligatorio per tutti gli immobili, pena l’annullamento degli atti di compravendita - spiega Meroni - Il calcolo dettagliato della prestazione termica richiede, quindi, la conoscenza di numerosi parametri (trasmittanza termica dell’involucro, ricambi orari, ecc.), di difficile reperibilità nel caso di edifici esistenti».
Il software Docet, che viene presentato oggi all’Enea di Roma, si differenzia dagli strumenti attualmente disponibili: «Abbiamo innanzitutto raggruppato il parco edilizio in sei classi di età da prima degli anni ‘30 fino al 2006 – dice Ludovico Danza dell’Itc-Cnr - individuate per omogeneità costruttiva e soluzioni impiantistiche. Ogni classe di età è caratterizzata da un numero di pacchetti tecnologici a partire da un ampio database di soluzioni».

Docet definisce inoltre la quantità di CO2 prodotta e il risparmio economico ottenibile migliorando le prestazioni dell’involucro e dell’impianto, «permettendo – dice Meroni – di verificare le potenzialità dell’edificio, il risparmio conseguibile in bolletta e la nuova classe di merito raggiungibile adottando sistemi e tecnologie più avanzate».

Il software prende in considerazione orientamento, gradazione cromatica e contesto in cui l’edificio è inserito per calcolare: apporti solari e infiltrazioni, edifici contigui, numero di ambienti non riscaldati, numero e tipologia di serramenti e loro stato di conservazione, tipo e quantità di combustibile impiegato.

Per Meroni si tratta di una notevole semplificazione: «L’utente che utilizzerà Docet avrà comunque la possibilità di ridurre al minimo l’inserimento dati, specificando solo dimensione in pianta dell’edificio e altezza interpiano, il resto verrà definito in modo automatico consentendo di calcolare i fabbisogni di energia netta sia per l’intero edificio che per un solo appartamento».

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