[25/06/2007] Acqua

Fiumi, Menduni: «Nuovo approccio alla progettazione degli interventi»

FIRENZE. Si è svolta a Firenze la giornata di studio su “Biodiversità e progettazione sostenibile dell’ambiente fluviale”, organizzata dall’Autorità di bacino dell’Arno, che ha visto una numerosa partecipazione soprattutto di giovani. Il segretario dell’Autorità di bacino dell’Arno Giovanni Menduni, nel suo breve intervento di apertura ha ribadito l’importanza della conservazione della biodiversità e la necessità di un nuovo approccio alla progettazione degli interventi che deve essere di tipo integrato ed interdisciplinare dato che «il consueto approccio duale, suddiviso nell’alternanza tra obiettivo funzionale e mitigazione si è mostrato inconsistente».

Dello stesso parere il vice presidente dell’Unione bonifiche Toscana, Paolo Bargellini, che accennando solamente alle polemiche che hanno investito i consorzi nell’ultimo periodo ha dichiarato «i consorzi svolgono un ruolo importante nella tutela e manutenzione dei corsi d’acqua e intervengono sempre con maggiore attenzione e puntualità compatibilmente con le risorse economiche. Inoltre su alcuni aspetti di gestione degli ecosistemi fluviali vorremmo arrivare a un protocollo condiviso con le associazioni ambientaliste».

Secondo l’assessore ai parchi e difesa del suolo della Provincia di Arezzo, Angelo Maria Cardone, negli ultimi anni c’è stata una crescita di sensibilità sui temi oggetto della giornata di studio anche se «talvolta la produzione e lo sviluppo economico sembrano avere priorità nelle agende politiche. Ma io ribadisco sempre che la salvaguardia del territorio va a vantaggio anche delle attività, qualunque esse siano». Cardone ha sottolineato poi l’importanza della interdisciplinarietà tecnica ed amministrativa per tutti gli aspetti progettuali «da questo punto di vista è molto importante la delibera della Provincia per le concessioni di acqua pubblica che necessitano di una compatibilità ambientale».

L’assessore alla difesa del suolo della Provincia di Firenze Stefano Giorgetti, ha ricordato il lavoro svolto per il Parco fluviale e informato che l’Arno e la sua tutela rimangono aspetto centrale e rilevante anche per la restante parte del mandato dell’amministrazione. Tra l’altro ha sottolineato «stiamo per ultimare le linee guida gestionali per i corsi d’acqua della provincia di Firenze».

Propositivo, ma anche velatamente polemico, l’intervento di Miranda Ferrara presidente del Comitato unitario delle professioni della Toscana «il contributo delle professioni anche su questi temi serve per passare dalla cultura della parola a quella dei fatti. Oggi c’è una cultura diffusa di rispetto per l’ambiente (anche se in realtà i media tranne poche eccezioni ne parlano ancora poco ndr), ma per portare questi temi nella cosa pubblica il traguardo è ancora lontano. La presenza di molti giovani in sala - conclude Ferrara - è un buon segno dato che i giovani possono fornire quella concretezza per arrivare all’obiettivo».

Torna all'archivio