[01/03/2006] Aria
FIRENZE. Legambiente Toscana chiama in causa le società che gestiscono le autostrade per l’inquinamento da Pm10 causato dalle emissioni di mezzi diesel pesanti circolanti sulle autostrade, come camion e tir che sono i veicoli maggiori produttori di polveri sottili. «Non è possibile che la responsabilità degli alti livelli di inquinamento nelle città toscane sia solo a carico delle amministrazioni comunali – hanno affermato Piero Baronti e Maurizio Da Re, rispettivamente presidente e responsabile inquinamento-trasporti di Legambiente Toscana – si realizzano blocchi del traffico contro agenti inquinanti che non dipendono unicamente dal traffico urbano ma anche da quello extraurbano e soprattutto da autostrade tangenti ai centri abitati, per il passaggio dei tir e per la congestione dai numerosi cantieri presenti per discutibili terze corsie, con ricadute ambientali nelle aree urbani circostanti. Per questo chiediamo alla Regione e ai Comuni toscani l’apertura di una trattativa con i gestori delle autostrade e in particolare con “Autostrade per l’Italia” e il suo coinvolgimento nella lotta contro lo smog e per la mobilità sostenibile».
Secondo dati di Regione e Autostrade (1999) nel solo tratto fiorentino dell’Autosole, da Firenze Nord a Firenze Sud, circolano in media ogni giorno dai 16 ai 19 mila mezzi pesanti, il 25% del traffico in transito. Secondo i dati Arpat un solo tir euro 1, di peso medio, molto comune nella circolazione autostradale, può inquinare per il Pm10 in media quanto 13 auto non catalizzate a benzina, oggetto dei blocchi del traffico nelle città toscane: si potrebbe perciò stimare che 17.500 tir euro 1, mediamente in transito ogni giorno nel tratto fiorentino dell´A1, equivalgono per emissioni di Pm10 a ben 227.500 auto non catalizzate a benzina.