[20/06/2007] Energia

Unicoop Tirreno: al via il fotovoltaico nella sede di Riotorto

LIVORNO. I pannelli fotovoltaici sono già stati tutti installati e coprono una superficie di 15mila metri quadri, tanto da poter essere considerato uno dei parchi fotovoltaici più grandi in Italia sicuramente il più imponente della Toscana. E’ quello che Unicoop Tirreno si appresta a inaugurare nelle prossime settimane nella sua sede di Riotorto, anzi sulla sua sede, visto che ricopre interamente il tetto della struttura che ospita tutti gli uffici amministrativi della società.

All’inaugurazione ufficiale parteciperanno autorità locali e nazionali, potrebbe essere presente addirittura il ministro Pecoraro Scanio, anche se per il momento dai vertici di Unicoop non trapela nulla.

Quel che è certo è che si tratta di un’ulteriore iniziativa finalizzata all’efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera. Un tema sul quale Unicoop sta lavorando da tempo, tanto da avere nel suo staff una persona unicamente destinata a inseguire il risparmio e l’efficienza energetica: l’energy manager Fabrizio Bertelli, che nei mesi scorsi ha impegnato gli ingegneri della Inres – Istituto nazionale consulenza, progettazione, ingegneria – nella produzione di un documento dove i consumi energetici della Cooperativa vengono analizzati nel dettaglio.

Dopo un primo passo nella scelta del miglior fornitore di energia elettrica, a giugno sono partiti una serie di intervenenti gestionali per ottimizzare l’uso degli impianti nei punti vendita. In particolare illuminazione, condizionamento, frigoriferi e congelatori saranno sottoposti a modifiche di vario genere (orari di accensione e spegnimento, copertura dei banchi frigo, abitudini del personale...).

«Spengere le luci un’ora prima e aumentare la temperatura del condizionatore d’aria di 1° C – scriveva Beatrice Ramazzotti un paio di mesi fa sulla rivista di Unicoop Nuovo Consumo - Con queste due semplici modifiche, giorno dopo giorno, un ipermercato di 8.000 mq può risparmiare fino a 102.000 Kwh in anno, equivalenti a 10.300 euro. E’ quanto risulta dai dati del Progetto Energia di Unicoop Tirreno che ha l’obiettivo di ridurre i costi e la quantità di energia elettrica acquistata dal Gruppo, quella che con 11 milioni di euro rappresenta la terza voce di spesa in bilancio dopo il costo del personale e gli ammortamenti».

In attesa dell’inaugurazione del parco fotovoltaico di Riotorto e magari di nuovi investimenti in direzione della sostenibilità, osserviamo ancora una volta come un’attenzione ormai abbastanza continua nei confronti del risparmio di energia, non corrisponde altrettanta considerazione nei confronti dei flussi di materia. E proprio la grande distribuzione potrebbe avere un ruolo importante in questo senso: se non altro nella scelta di imballaggi più ridotti o più sostenibili, ma potrebbe anche promuovere iniziative sul fronte della distribuzione di prodotti alla spina (che eliminano l’imballaggio). Unicoop Tirreno lo fa solo in alcuni punti vendita e per pochissimi prodotti.

Nell’articolo di Nuovo Consumo la risposta è già insita nelle righe finali: l’energia elettrica costa a un gruppo come Unicoop Tirreno 11 milioni di euro e se di energia ne compra e utilizza meno, spende anche meno. Sul fronte della riduzione dei flussi di materia invece (e quindi conseguentemente dei rifiuti) , il risparmio economico diretto è probabilmente minore. Per questo è assolutamente indispensabile almeno un impegno analogo anche da parte delle istituzioni: in Piemonte la grande distribuzione e la Regione hanno fatto un accordo per la distribuzione alla spina di molti generi alimentari. La regione Toscana, sin dal piano regionale di gestione dei rifiuti che risale oramai a circa dieci anni fa, ha annunciato iniziative analoghe a più riprese. Ha annunciato!

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